Un piano per riqualificare la “66”: “Non possiamo permetterci ritardi”


Il Comune di San Marcello Piteglio rilancia l’appello delle imprese e annuncia lo studio di fattibilità per la riqualificazione della Statale: “La competenza è dello Stato, ma serve un impegno condiviso per accelerare gli interventi”. Il Comune quindi condivide e rilancia con forza l’appello inviato da Cna Toscana Centro all’Anas e al Governo, che denuncia lo stato critico della Statale 66 e della Statale 12, arterie fondamentali per la mobilità e l’economia della montagna pistoiese. La situazione, con punti a senso unico alternato, frane attive e dissesti diffusi, è ormai insostenibile per cittadini, turisti e imprese. Pur essendo la competenza primaria degli interventi in capo allo Stato, attraverso l’Anas, il Comune, grazie al finanziamento della Regione Toscana, sta facendo la sua parte per avviare un percorso concreto. Grazie a un finanziamento regionale, è in corso di affidamento uno studio di fattibilità tecnico-economica per la riqualificazione della Statale 66. Gli obiettivi saranno: mappare le criticità (dissesti, tratti a rischio, punti di congestione); definire gli interventi prioritari per la messa in sicurezza e il potenziamento della viabilità; stimare tempi e costi di un intervento strutturale. Una volta completato, lo studio sarà un documento tecnico ufficiale che la Regione Toscana potrà portare al Governo per sollecitare la programmazione e il finanziamento degli interventi necessari da parte dell’Anas e del Ministero competente. Pur nella consapevolezza che la decisione finale spetta allo Stato, il Comune di San Marcello Piteglio è impegnato a spingere per la doverosa innovazione delle arterie stradali che stanno percorrendo i tracciati di due secoli fa, in sinergia con gli enti e i rappresentanti delle imprese.

“La Statale 66 è una priorità non rinviabile – dichiara il sindaco Luca Marmo –. Lo studio che stiamo avviando con il supporto della Regione servirà a portare dati concreti al Governo, perché l’Anas possa intervenire al più presto. Non possiamo più permetterci ritardi: la sicurezza e lo sviluppo della montagna dipendono da questa strada. Chiediamo alle istituzioni nazionali di fare la loro parte.”

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per le imprese

 

La viabilità della Montagna pistoiese vive una fase critica come non si era mai vista prima. Il primo a lanciare un grido d’allarme, il 9 maggio scorso, fu il vicesindaco di San Marcello Piteglio, Giacomo Buonomini quando invitò il ministro Salvini a venire a vedere con i suoi occhi la situazione.

Andrea Nannini



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