calcolo, scadenze aggiornate e come pagare online — idealista/news


Il bollo auto è una tassa che interessa milioni di automobilisti italiani. Ogni anno sono molte le persone che si chiedono chi è tenuto a pagarlo, quali sono le scadenze aggiornate, e soprattutto se vi sono agevolazioni o esenzioni. Torna molto utile, quindi, sapere che la tassa automobilistica può essere versata in vari modi e si può scegliere tra gli altri anche il pagamento online. È altrettanto importante conoscere anche i casi in cui non si paga più il bollo auto, visto che in alcune circostanze è prevista l’esenzione.

Cosa cambia nel 2025 per il bollo auto?

Il bollo auto va pagato semplicemente per il fatto di possedere una vettura, a prescindere dal suo utilizzo. Quindi, anche se la stessa è tenuta ferma, in garage o altrove, si deve ugualmente versare la tassa di circolazione. 

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Come ogni anno, gli automobilisti si chiedono se ci sono novità per il bollo auto, ma anche per il 2025 non cambia di fatto nulla e non si segnalano interventi di alcun tipo a livello normativo. Anche per quest’anno, quindi, la tassa è obbligatoria per tutti i possessori di un veicolo a quattro ruote, senza modifiche di sorta sull’importo da versare.

Chi deve pagare la tassa di circolazione nel 2025?

La tassa di circolazione nel 2025 deve essere pagata da tutti i possessori di un veicolo iscritto al PRA, Pubblico Registro Automobilistico, indipendentemente appunto dal fatto che l’auto sia effettivamente utilizzata su strada. In particolare, sono tenuti al pagamento del bollo auto: 

  • i proprietari di veicoli a motore immatricolati in Italia;
  • gli usufruttuari o locatari nei contratti di leasing;
  • a partire dal 2020, anche i locatari nei contratti di noleggio a lungo termine;
  • chi acquista un veicolo usato, con saldo della tassa dal mese successivo al trasferimento di proprietà. 

Come si effettua il calcolo del bollo auto?

Il calcolo del bollo auto dipende da diversi fattori, tra cui la potenza del veicolo e la sua classe ambientale (normativa Euro), e in base alle regioni. Per agevolare gli automobilisti, esiste un servizio online dell’ACI che permette di conoscere l’importo esatto da pagare inserendo semplicemente i dati del proprio veicolo. 

Le tariffe variano in base sia alla potenza, espressa in kilowatt (kW), sia al livello di emissioni: per i veicoli fino a 100 kW, la tariffa è inferiore rispetto a quelli con potenza superiore. In particolare:

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  • Per le auto Euro IV, V e VI si pagano 2,58 euro per ogni kW fino a 100 kW e 3,87 euro oltre questa soglia.
  • Per le Euro III le tariffe salgono a 2,70 e 4,05 euro a kW.
  • Per le Euro II sono 2,80 e 4,20 euro; per le Euro I 2,90 e 4,35 euro.
  • Mentre per le vecchie Euro 0 si paga 3,00 euro per ogni kW fino a 100 kW e 4,50 euro per ogni kW oltre i 100. 

In sintesi, più la classe ambientale è bassa e maggiore è la potenza dell’auto, più alto sarà l’importo del bollo da versare.

Bollo auto 2025: le scadenze da rispettare in ogni regione

La scadenza relativa al pagamento del bollo auto dipende dalla data di immatricolazione, ma a volte anche dalle caratteristiche del veicolo e da specifiche disposizioni regionali, laddove presenti. Inoltre, è importante fare una distinzione tra primo pagamento e rinnovo

In caso di rinnovo, vale generalmente il criterio secondo cui la tassa deve essere versata entro la fine del mese successivo a quello di scadenza, per cui per un veicolo con un bollo scaduto a giugno bisogna provvedere al pagamento entro la fine del mese di luglio. 

Per il primo pagamento dopo l’immatricolazione, la scadenza del bollo auto è solitamente l’ultimo giorno del mese in cui la stessa è avvenuta, ma se ciò è accaduto negli ultimi 10 giorni del mese, allora si ha la possibilità di saldare entro la fine del mese successivo. 

La stessa scadenza prevista per il pagamento iniziale dopo l’immatricolazione vale per il primo versamento del bollo auto dopo la fine di un’esenzione, la conclusione di una sospensione concessa dal rivenditore presso cui è stato acquistato il veicolo, oppure dopo il recupero del mezzo in seguito a un furto.

Scadenze in Lombardia e nella Provincia autonoma di Trento

Da segnalare due differenti scadenze rispetto alla regola generale, previste per la Provincia Autonomia di Trento e la Regione Lombardia, ma solo in casi ben precisi. Nella Provincia Autonoma di Trento, dal 2012 solo per il primo bollo auto successivo all’immatricolazione, anche se questa è avvenuta nei giorni antecedenti gli ultimi 10 del mese, il pagamento può essere effettuato entro il mese successivo senza sanzioni né interessi.

Nel caso della Regione Lombardia, dall’1 gennaio 2004 è previsto un duplice regime di scadenza, uno per i veicoli immatricolati prima di tale data, per i quali di fatto non cambia nulla. L’altro è per i veicoli interessati da prima immatricolazione, rientro da esenzione o rientro in possesso a partire dal 1° gennaio 2004 e veicoli provenienti da fuori Regione. Per questi la periodicità del veicolo è individuata sempre dal mese di prima immatricolazione e la scadenza è sempre quella del mese precedente il mese di prima immatricolazione.

Bollo auto 2025: come effettuare il pagamento online

Grazie alla completa digitalizzazione del sistema, pagare il bollo auto nel 2025 è ancora più semplice e accanto al metodo tradizionale, ci sono diverse opzioni a disposizione per saldare online quanto dovuto, utilizzando un computer o anche semplicemente uno smartphone. Ecco di seguito i vari modi per pagare online:

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  • Portale ACI: sul sito dell’ACI è possibile calcolare l’importo e pagare il bollo inserendo la targa del veicolo, grazie a un servizio attivo 24 ore su 24.
  • Sito PagoPA: accedendo alla piattaforma digitale PagoPA con le proprie credenziali, si può saldare il bollo auto, selezionando il pagamento che si intende effettuare e scegliendo il soggetto pagatore (PSP) anche in base alla commissione più conveniente.
  • App IO: l’app dei servizi pubblici consente di ricevere notifiche sulle scadenze e pagare direttamente tramite carta di credito, di debito o conto corrente.
  • Home banking: molti istituti di credito, al pari di Poste Italiane, permettono il pagamento del bollo auto tra i servizi disponibili nell’home banking. 

Quando non si paga più il bollo auto?

Anche nel 2025 ci sono dei casi particolari in cui non si paga più il bollo auto, grazie ad alcune esenzioni e agevolazioni che in alcuni casi sono permanenti, mentre in altri possono avere una validità temporale circoscritta, definita solitamente dalla singola Regione di riferimento, a seconda della quale può variare anche l’entità dell’esenzione o riduzione. Non si paga se si posseggono: 

  • veicoli elettrici e ibridi;
  • auto storiche (oltre 30 anni di età);
  • veicoli di persone con disabilità;
  • veicoli delle onlus e di associazioni di volontariato;
  • auto dei corpi di rappresentanza o di emergenza.

Bollo auto: dove è gestito dall’Agenzia delle Entrate

Il bollo auto è una tassa regionale, quindi è gestito dalle singole regioni e dalle Province Autonome di Bolzano e Trento, che incassano quindi questo balzello e si occupano anche dell’eventuale riscossione forzata, affidando questo compito a chi di competenza. 

A fare eccezione sono solo il Friuli Venezia Giulia e la Sardegna, visto che per queste due Regioni il bollo auto è gestito direttamente dall’Agenzia delle Entrate. 



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