Il 20 giugno scorso il Consiglio dei Ministri ha approvato un nuovo decreto Legge che reintegra la dotazione del Fondo per l’Innovazione in Agricoltura gestito da Ismea con 47 milioni di euro per l’anno 2025.
Il Fondo è stato istituito nel 2023 per sostenere le imprese agricole, agromeccaniche, della pesca e dell’acquacoltura che investono in nuove tecnologie per l’utilizzo di attrezzature e trattori, soluzioni robotiche, sensoristica e infrastrutture 4.0, per il risparmio idrico e la riduzione dell’impiego di sostanze chimiche.
Reintegrato il fondo Ismea per il 2025: disponibili 47 milioni
L’ultimo avviso pubblicato da Ismea a dicembre 2024 ha registrato una partecipazione straordinaria con una richiesta di contributi di gran lunga superiore alle risorse disponibili. Tanto da richiedere prima, l’aumento del plafond disponibile dagli iniziali 75 a 100 milioni di euro e, successivamente, lo spostamento di ulteriori 75 milioni di euro che avrebbero dovuto essere destinati al 2025.
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Il Fondo Ismea 2024 ha così raggiunto una disponibilità totale di 175 milioni di euro ma quello del 2025 è stato completamente svuotato.
Se all’ora ci chiedevamo cosa sarebbe successo nel 2025, con il nuovo decreto arriva la risposta del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste: una nuova iniezione di liquidità che reintegra il fondo con 47 milioni di euro.
“Il Governo e il Masaf continuano a sostenere le imprese agricole che investono nell’innovazione per affrontare in modo efficace le sfide del presente e del futuro. Il settore primario è centrale per le nostre politiche ed esprime eccellenze riconosciute in tutto il mondo. È nostro dovere essere al loro fianco e con queste dotazioni diamo impulso all’innovazione” dichiara il ministro Francesco Lollobrigida.
Federacma plaude all’iniziativa ma chiede procedure più rapide
Da Roma arriva il plauso di Federacma il cui presidente, Andrea Borio commenta così: “è una decisione di grande buon senso e visione che premia l’enorme risposta ricevuta dagli avvisi Ismea e conferma la volontà del ministro Lollobrigida di investire davvero sul futuro dell’agricoltura italiana, sostenendo le imprese che puntano su innovazione, sicurezza e sostenibilità”.
“Alla riconferma dello strumento – aggiunge Borio – è però necessario affiancare una semplificazione delle procedure burocratiche. Su questo, Federacma è pienamente disponibile a collaborare con il Ministero e con Ismea per mettere a disposizione competenze, dati e proposte operative”.
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