“Tema troppo a lungo ignorato”


“Siamo di fronte a un passaggio decisivo per la credibilità del mercato digitale e per la tutela di migliaia di imprese, in particolare micro e piccole attività, che non possono difendersi da recensioni false o malevole”. A intervenire sul tema del disegno di legge in materia di contrasto alle false recensioni online ai danni di imprese è Matteo Musacci, presidente provinciale di Fipe Confcommercio.

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Musacci ha sottolineato che “il Governo ha avuto il merito di affrontare con coraggio un tema troppo a lungo ignorato. Ora è fondamentale non arretrare di fronte alle pressioni delle grandi piattaforme internazionali”. Sulla questione, una nota di Ascom ha aggiunto che “secondo i dati del Centro studi del Mimit, il 70% dei consumatori basa la scelta del ristorante sulle recensioni online, e secondo l’Ufficio studi di Fipe-Confcommercio, esse possono incidere fino al 30% sul fatturato di un locale. Ma nel 2024, ben l’8,6% delle recensioni pubblicate è risultato falso (dati TripAdvisor). Il 66% dei consumatori ha dichiarato di imbattersi regolarmente in recensioni inattendibili. Dall’analisi di questi dati nasce la proposta normativa italiana, contenuta nel Capo IV del disegno di legge annuale sulle Pmi”.

La nota ha spiegato che “la proposta normativa, attualmente incardinata presso il Senato, prevede misure concrete: dalla limitazione temporale per la pubblicazione delle recensioni (entro 15 giorni dalla fruizione del servizio), alla necessità di verificarne l’autenticità, fino al diritto per le imprese recensite di replicare e chiedere la rimozione di commenti ingannevoli o superati. Per la prima volta, si riconosce alle imprese un diritto all’oblio digitale e si vieta esplicitamente il commercio di recensioni”.

Ascom ha ricordato che “la proposta italiana ha sollevato in questi mesi un ampio confronto con le istituzioni europee e i principali operatori digitali, da TripAdvisor a Trustpilot, che hanno espresso parere contrario. Per questo, Fipe – insieme ad Hotrec, l’associazione europea di riferimento per il turismo – hanno deciso di sostenere la proposta italiana attraverso contributi tecnici e la campagna ‘stopfakereviews’, per ribadire l’urgenza di un quadro normativo più trasparente ed efficace”.

Microcredito

per le aziende

 

Da qui all’auspicio che “il percorso parlamentare prosegua rapidamente, preservando l’impianto del provvedimento”, accompagnato dalla conclusione di Musacci che “serve una normativa chiara che tuteli sia i consumatori che gli esercenti, promuovendo una concorrenza basata sul merito e non sulla manipolazione delle opinioni”.



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