Legge sulla partecipazione dei lavoratori: attuazione dell’ART. 46 COST.


Storica approvazione di iniziativa popolare: ora la sfida dell’applicazione pratica del contratto

Il 14 maggio 2025 è stata approvata in via definitiva la legge che introduce un quadro normativo sulla partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese, dando così applicazione – seppur in forma parziale – all’articolo 46 della Costituzione. La normativa riveste particolare importanza istituzionale, rappresentando una delle rare leggi di iniziativa  popolare approvate negli ultimi decenni.

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La legge si presenta come una norma di principio, a carattere volontario, che affida alla contrattazione collettiva e agli statuti aziendali il compito di definire le modalità concrete di partecipazione. Sono previsti strumenti come comitati tematici (welfare, formazione, parità), percorsi informativi e di consultazione, forme di partecipazione economica e, opzionalmente, la presenza di rappresentanti dei lavoratori negli organi di sorveglianza. Restano esclusi dalla disciplina settori rilevanti, come quello bancario e le imprese pubbliche. Rispetto alla proposta originaria sono stati eliminati elementi qualificanti: la soglia minima del 20% nei consigli di sorveglianza, il “garante per la sostenibilità sociale” e l’obbligatorietà di alcuni meccanismi partecipativi. Non viene introdotta una disciplina fiscale organica: mancano misure in grado di incentivare o proteggere efficacemente la partecipazione economica dei lavoratori. La formazione professionale, necessaria per un coinvolgimento consapevole dei lavoratori, è assente. Analoga debolezza riguarda la Commissione nazionale per la partecipazione istituita presso il CNEL, priva di reali poteri.

La legge costituisce dunque un punto di partenza, più che un punto di arrivo. La sua efficacia dipenderà dalla capacità delle parti sociali di utilizzarne gli strumenti nel contesto della contrattazione collettiva, in particolare nelle piccole e medie imprese. Restano irrisolti nodi importanti: sostenibilità economica, efficacia operativa, coordinamento con l’ordinamento esistente. L’approvazione della legge ha un forte valore simbolico, la realizzazione concreta della partecipazione dei lavoratori, tuttavia, richiederà un impegno costante a livello negoziale e istituzionale.

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