La revoca in autotutela dell’affidamento dei lavori di riqualificazione dell’Archivio Storico alla Adelante Group non fu legittima, poiché la motivazione addotta dal Comune non era nota formalmente alla società. E’ in parte una batosta e in parte la prova di scelte approssimative la sentenza del Tar che accoglie il ricorso dell’impresa frusinate. Nel procedimento era stato chiamato in causa dal legale dell’impresa, l’avvocato Arturo Salvati, anche il Ministero della Cultura che aveva avallato l’intervento sull’Archivio con fondi del Pnrr. Il Comune di Formia, costituito nel giudizio attraverso l’avvocato Riccardo Signore, aveva difeso la legittimità della scelta adducendo, tra l’altro, il fatto di essere venuto a conoscenza di un’indagine della Procura Europea sull’uso dei fondi Pnrr a Ceccano ed aveva allegato su link di articoli di blog locali. La società ha dimostrato in atti che all’epoca in cui avvenne la revoca non aveva ricevuto alcuna comunicazione formale inerente l’indagine sul Comune di Ceccano che la vede coinvolta e dunque formalmente la motivazione non si reggeva in piedi.
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