Agevolazioni meno generose per chi vuole installare o sostituire i condizionatori

Nel 2025 cambiano le regole per chi vuole installare o sostituire i condizionatori. Le agevolazioni fiscali diventano meno generose, con il superbonus ormai alle spalle e le detrazioni ordinarie ridotte al 50% o addirittura al 36% in molti casi.

La stretta riguarda uno degli interventi più gettonati dagli italiani, soprattutto in estate e in un contesto climatico sempre più caldo. I bonus disponibili restano due: la detrazione per ristrutturazione edilizia e l’ecobonus, ma entrambi subiscono modifiche importanti rispetto al passato.

Per chi opta per il bonus ristrutturazioni, la detrazione copre al massimo il 50% della spesa (fino a 96mila euro) e riguarda l’installazione di condizionatori anche non ad alta efficienza. Tuttavia, se l’intervento avviene su immobili che non siano abitazioni principali dei proprietari (ad esempio, case in affitto), la detrazione scende al 36%. Un vantaggio, però, resta: si può accedere anche al bonus mobili, purché si rispettino i requisiti specifici, come il pagamento con bonifico parlante.

L’alternativa è l’ecobonus, che mantiene criteri più rigidi: si applica solo alla sostituzione (totale o parziale) di impianti esistenti con pompe di calore ad alta efficienza e prevede una detrazione tra il 36% e il 50%, con un tetto massimo di 3mila euro. L’intervento deve essere conforme ai requisiti tecnici stabiliti dal decreto del 6 agosto 2020 e, entro 90 giorni, va inviata comunicazione all’Enea.

Il vero grande assente nel 2025 sarà però il superbonus, che fino all’anno scorso consentiva di arrivare al 70% di detrazione per interventi collegati alla riqualificazione energetica. Rimane accessibile solo per chi ha avviato i lavori entro il 15 ottobre 2024 e li concluderà entro il termine previsto. Per tutti gli altri, la strada è definitivamente chiusa.

Infine, attenzione alle spese più elevate: se l’importo dei lavori supera i 75mila euro, entrano in gioco nuove regole che potrebbero ridurre ulteriormente la quota detraibile, nell’ambito della revisione generale dei bonus edilizi.