Il CNR è paralizzato mentre il ministero cerca il nuovo Presidente e Cda


 Il CNR è paralizzato mentre il ministero cerca il nuovo Presidente e Cda del principale ente italiano impegnato nei progetti di ricerca con fondi Ue

Il CNR è congelato dopo l’addio di Maria Chiara Carrozza. Il ministero infatti non ha ancora deciso chi sostituirà la fisica al vertice dell’istituzione con un miliardo e mezzo di bilancio e 12.000 dipendenti e collaboratori, 230 sedi, 88 istituti di ricerca e tre basi permanenti ai Poli. Uno stallo che investe anche il cda, privo di quattro membri, e si ripercuote sulle attività di ricerca.

CNR FERMO

Il principale ente impegnato nei progetti di ricerca finanziati con i fondi europei è impantanato nelle sabbie mobili della politica. L’attività ordinaria prosegue, ma non è possibile nominare direttori, rappresentanti nei consorzi di ricerca, fare assunzioni, firmare nuovi accordi internazionali o con le aziende. Al tempo stesso, il mancato rinnovo del Cda “ha reso impossibile l’approvazione del bilancio 2024, bloccando le risorse ottenute nella partecipazione a bandi competitivi”, sottolinea La Stampa. La struttura di missione del Pnrr è attiva, ma non è chiaro se senza un rappresentante legale possa portare in fondo i progetti.  Dei 9.300 dipendenti a tempo pieno, i ricercatori sono 5.400.

LE PROMESSE DEL MINISTRO

“La scelta del nuovo presidente del Cnr sarà a breve. Non possiamo lasciare mancanze di trasparenza, non possiamo non illuminare gli angoli bui”, ha detto la ministra Bernini in Parlamento il 28 maggio. Tuttavia, ad oggi la procedura per la scelta del nuovo Cda è congelata, ostacolando l’attuazione dei progetti finanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.

BERNINI VUOLE COMMISSARIARE IL CNR?

Nella maggioranza non ci sarebbe ancora l’accordo sui nomi del Cda. Tuttavia, il tema centrale è “la volontà di Bernini di riorganizzare tutti gli enti di ricerca – alle Camere è depositata una proposta di legge delega – e per questo punti al commissariamento del Cnr, come già era avvenuto a inizio legislatura con Inps e Inail”, si legge su La Stampa.

“Ci sono anche molte sovrapposizioni sulle quali occorrerebbe intervenire”, spiega una fonte ministeriale al giornale. Bernini ha prorogato di novanta giorni il mandato del direttore generale Giuseppe Colpani, ma in violazione dello statuto, che lo permette per le dimissioni anticipate del presidente, e non è questo il caso”, si legge su Il Corriere della Sera.



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