Casartigiani Puglia ha presentato al Ministero dello Sviluppo Economico una proposta di misure straordinarie a sostegno delle imprese locali, con particolare attenzione al settore dell’autotrasporto, ulteriormente in uno stato di crisi in seguito all’incendio all’Altoforno 1. Nello specifico, si tratta di aziende che non troveranno impiego nelle opere di ambientalizzazione dell’ex Ilva.
La proposta, elaborata sulla base di un approfondito studio di fattibilità e nel rispetto della normativa nazionale ed europea sugli aiuti di Stato, è frutto dell’ultimo tavolo istituzionale per le imprese dell’indotto convocato presso il MIMIT. Le misure previste includono: sgravi fiscali e contributivi per le imprese operanti nell’area di crisi industriale complessa di Taranto, con particolare riferimento a quelle che utilizzano fornitori locali e collaborano con aziende in difficoltà; la sospensione temporanea di tributi, tasse e contributi per le imprese che, a causa della crisi, non riescono a reperire nuove commesse; l’istituzione di un protocollo d’intesa tra Ministero, Commissari, Regione, Provincia, Comuni e associazioni di categoria, finalizzato a facilitare l’affidamento di appalti e commesse alle aziende del territorio escluse dalle attività di ambientalizzazione.
Le azioni proposte sono state strutturate per garantire la piena conformità alle regole europee sugli aiuti di Stato, prevedendo l’applicazione dei limiti “de minimis” e, ove necessario, la notifica preventiva alla Commissione Europea.
Così il coordinatore regionale di Casartigiani Puglia, Stefano Castronuovo, spiega che la situazione del comparto dell’autotrasporto e dei servizi collegati nell’area di Taranto è diventata insostenibile: «Le imprese – ha detto – e circa 4.500 addetti hanno subito una perdita stimata di oltre il 30% del fatturato medio annuo a causa della riduzione delle attività ex Ilva. Di fronte a questa crisi, è urgente un intervento coordinato e tempestivo per salvaguardare il tessuto produttivo locale, tutelare l’occupazione e avviare un serio percorso di riconversione industriale dell’area» ha concluso Castronuovo.
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