Il Verona Agrifood Innovation Hub festeggia due anni con nuovo slancio nel foodtech italiano


Verona si conferma tra le città protagoniste nel panorama agroalimentare grazie al Verona Agrifood Innovation Hub , che in appena due anni ha raccolto risultati concreti nel campo dell’innovazione tecnologica e sostenibile. Nato per stimolare la collaborazione tra aziende, startup, investitori e istituzioni, il VAIH è diventato un centro vitale per l’ecosistema foodtech nel Nord Italia.

Nascita e crescita del verona agrifood innovation hub

Il progetto VAIH è frutto di un’intesa tra Eatable Adventures, uno dei principali acceleratori foodtech a livello globale, e alcuni soggetti chiave nel territorio veronese. Tra questi figurano la Fondazione Cariverona, UniCredit, il Comune di Verona, Veronafiere, Confindustria Verona e l’Università degli Studi di Verona. Questa rete ha rappresentato la base solida per lo sviluppo di un ecosistema imprenditoriale concentrato sull’Open Innovation, modello capace di far dialogare diverse realtà per favorire la crescita collettiva.

Numeri e risultati raggiunti dal vaih

In breve tempo, il VAIH ha costruito una comunità che conta 5.000 membri provenienti dal Nord Italia. Oltre 2.500 persone hanno partecipato a eventi, corsi e workshop gratuiti organizzati dall’hub. Più di 300 collaborazioni si sono attivate, mettendo in connessione aziende consolidate, startup emergenti, investitori e università. Questo fermento ha rafforzato la posizione del Triveneto come uno dei territori più propositivi del foodtech italiano, non solo per idee ma anche per progetti concreti.

Il VAIH ha dimostrato che la tecnologia può integrarsi con la filiera produttiva agroalimentare con un approccio pratico e attento alle esigenze reali del mercato. L’hub si propone come motore di trasformazioni che portano nuovo valore alle attività locali, ottimizzando produzione e distribuzione, migliorando la sostenibilità e favorendo nuove opportunità di lavoro.

Ampliamento con nuovi partner strategici nel 2025

Nel 2025 il Verona Agrifood Innovation Hub ha accolto due nuove realtà di rilievo. La prima è VASONGROUP, azienda veronese con una lunga storia nei settori enologico, beverage e agroalimentare. VASONGROUP rappresenta un esempio di come tradizione e innovazione possano convivere per garantire competitività nel medio-lungo periodo. Il secondo nuovo partner è Mulino Padano, specializzato nella macinazione del grano tenero e nella fornitura di farine per l’industria alimentare e i professionisti dell’arte bianca.

Significato degli ingressi per il modello vaih

Questi ingressi rafforzano il modello VAIH che mostra di saper attrarre realtà importanti, sia pubbliche che private. Il crescente interesse conferma che l’hub funziona come laboratorio di collaborazione per rendere la filiera più resiliente e legata alle nuove tecnologie. Non si tratta solo di innovazione fine a se stessa, ma di una strategia collettiva che punta a rispondere alle sfide del mercato.

L’apporto di nuovi partner in settori tradizionalmente più stabili segnala che la trasformazione tecnologica è già parte delle strategie di sviluppo delle imprese storiche. Il VAIH appare quindi uno strumento utile per accompagnare queste realtà in una fase di cambiamento, accessibile e condivisa.

Piano di espansione nazionale e ruolo delle nuove generazioni

Terminata la fase di consolidamento sul territorio triveneto, il Verona Agrifood Innovation Hub guarda oltre i confini regionali con un piano di espansione nazionale. L’intenzione è replicare il modello dell’hub in altre aree strategiche, costruendo una rete di poli che promuovano l’Open Innovation legata al settore agroalimentare su scala più ampia.

Trasferimento tecnologico e coinvolgimento dei giovani

Una parte centrale del progetto riguarda lo sviluppo di attività legate al trasferimento tecnologico. Questi processi mirano a far circolare le conoscenze tra università, centri di ricerca e imprese più velocemente, accelerando così l’adozione di soluzioni innovative. L’obiettivo è favorire la competitività complessiva del settore agricolo e alimentare, tramite strumenti avanzati ma concreti.

Nel contesto di questa crescita, il coinvolgimento dei giovani assume un ruolo decisivo. VAIH si propone come trampolino per giovani talenti, offrendo formazione gratuita e occasioni pratiche per rimanere nel territorio e contribuire allo sviluppo del comparto locale. In questo modo si tenta di frenare il fenomeno della fuga di competenze, mantenendo viva l’esperienza tecnica e l’innovazione dentro il Triveneto.

Il legame tra formazione, trasferimento tecnologico e sviluppo economico resta cruciale per raggiungere un equilibrio tra tradizione e futuro. Il VAIH ne è la dimostrazione, aprendo la strada a modelli replicabili in altri territori.

Formazione e sostegno: attività concrete del verona agrifood innovation hub

Il Verona Agrifood Innovation Hub mantiene al centro delle proprie attività la formazione e l’empowerment della filiera agroalimentare. Oltre ai percorsi gratuiti per startup e imprese, offre strumenti operativi pensati per far emergere i bisogni reali delle aziende. I corsi si svolgono in presenza e online e comprendono argomenti che vanno dall’uso di tecnologie digitali alle nuove pratiche sostenibili adatte al settore.

Questa attenzione alla formazione pratica è accompagnata da un costante lavoro di networking. L’hub organizza eventi e workshop in cui si incontrano startup, investitori e imprese consolidate. Questi incontri fanno emergere idee concrete che possono poi diventare progetti reali da sviluppare sul territorio.

Un punto fermo è la capacità di creare connessioni tra tecnologia e realtà produttiva. Per esempio, alcune startup che hanno collaborato con VAIH hanno implementato soluzioni per il monitoraggio delle colture o la tracciabilità dei processi produttivi, riducendo sprechi e migliorando la qualità.

Il modello veronese concentra l’attenzione su risultati tangibili: favorire attività che generano occupazione e innovazioni trasferibili rapidamente sul mercato. Non a caso, il VAIH si propone di rafforzare la posizione dell’Italia come riferimento internazionale nel foodtech con soluzioni concrete e adatte alla realtà del settore.





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