Sindacati confederali convocati al ministero del Lavoro per un incontro preliminare sul programma di cassa integrazione straordinaria per l’ex Ilva. Da parte sua il ministro delle Imprese Adolfo Urso ha precisato: “Forniremo le risorse necessarie per mettere in sicurezza gli impianti e per fornire ai lavoratori la cassa integrazione, tanto più alla luce del sequestro probatorio della Procura di Taranto che ha inibito l’utilizzo e la manutenzione di uno dei due impianti su cui si realizzava il progetto industriale”.
Per l’ex Ilva, ha aggiunto Urso a margine dell’assemblea di Confcommercio, “la prosecuzione dell’attività siderurgica non dipende dalle risorse, ma dalle autorizzazioni ambientali e sanitarie”. “Il problema dell’ex Ilva”, ha spiegato il ministro, è capire se “gli altiforni sono nella disponibilità dell’azienda o no” e questa risposta, ha concluso, “dovrà darla la Procura di Taranto”. Intanto Casartigiani Puglia ha presentato al ministero delle Imprese una proposta di misure straordinarie per sostenere le aziende dell’indotto, in particolare quelle del comparto dell’autotrasporto, colpito duramente dopo l’incendio all’altoforno 1 dello stabilimento siderurgico di Taranto e rimasto escluso dalle opere di ambientalizzazione dell’ex Ilva. Tra le misure richieste ci sono sgravi fiscali, sospensione temporanea di tributi e un protocollo d’intesa per agevolare appalti alle aziende locali escluse dai lavori.
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