Si diceva: “È solo un film”. Un racconto distopico, pensato per inquietare, provocare, far riflettere. Poi sono arrivati i blindati a Los Angeles, la Guardia Nazionale che spara, i giornalisti costretti a documentare con il fiato corto tra i lacrimogeni. Oggi Civil War, il film di Alex Garland uscito nel 2024 tra molto clamore, non sembra più un esercizio di fantasia. Sembra un documentario girato con un anno d’anticipo sulla realtà. Continua su Huffington Post
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