Riparte mercoledì alla Camera l’esame del disegno di legge sulla regolamentazione dell’intelligenza artificiale
Mercoledì prossimo, alla Camera dei Deputati, riparte l’esame del disegno di legge governativo (A.C. 2316) che punta a regolamentare l’intelligenza artificiale (IA) in Italia. Un passo cruciale per definire un quadro legislativo che permetta l’utilizzo responsabile e sicuro delle tecnologie basate su IA, bilanciando innovazione, tutela dei diritti fondamentali e sostenibilità economica e sociale. La proposta, attualmente discussa in sede referente presso le Commissioni IX (Trasporti) e X (Attività produttive), introduce importanti disposizioni che abbracciano diversi ambiti: dalla sanità alla pubblica amministrazione, passando per il lavoro e la giustizia. Tra i principi guida della legge vi è un forte approccio antropocentrico, mirato a garantire che l’IA sia sempre posta al servizio dell’uomo, rispettando diritti fondamentali e assicurando trasparenza e sicurezza. In particolare, nel settore sanitario, l’utilizzo dell’IA sarà volto esclusivamente a supportare diagnosi e terapie mediche, con attenzione alla prevenzione di discriminazioni. Di particolare rilevanza anche l’obbligo di localizzazione dei sistemi IA utilizzati dalle pubbliche amministrazioni su server nazionali, una scelta strategica per proteggere dati sensibili e rafforzare la sovranità tecnologica del Paese.
La normativa prevede inoltre la creazione di un “Osservatorio sull’intelligenza artificiale nel mondo del lavoro”, finalizzato ad analizzare e gestire l’impatto delle nuove tecnologie sul mercato del lavoro, promuovendo formazione e aggiornamento continuo delle competenze professionali. Sul piano operativo, il disegno di legge assegna importanti responsabilità all’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN), che diventa autorità di vigilanza principale sull’applicazione della nuova normativa, in stretto coordinamento con l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID).Un altro aspetto fondamentale riguarda gli incentivi economici e finanziari per le aziende: il governo stanzia fino a 1 miliardo di euro tramite Cassa Depositi e Prestiti Venture Capital, per sostenere progetti di innovazione nell’ambito dell’intelligenza artificiale, cybersecurity e telecomunicazioni.
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