Economia, confronto Acquaroli – Confapi: “Le imprese hanno bisogno di attenzione. I numeri dimostrano la crescita”


FERMO – Il piccolo è bello marchigiano non si arrende. “Le Pmi marchigiane rappresentano il 90% del tessuto imprenditoriale della regione e non sono solo motore produttivo delle Marche, ma testimoni di un legame profondo con il territorio, capace di coniugare radici, visione e crescita”. A dirlo è il direttore di Confapi Industria Ancona Michele Montecchiani intervenendo all’assemblea annuale dell’associazione a cui ha preso parte anche il governatore Francesco Acquaroli.

Quello del rapporto con le imprese è una partita anche elettorale a cui la politica non si può sottrarre. “La piccola e media impresa marchigiana si evolve, trasformando storie di innovazione in successo e passioni imprenditoriali in motore economico. Nonostante il loro talento e la qualità dei loro prodotti, però, spesso nelle Pmi marchigiane vi è una certa discrezione nel raccontarsi, una riservatezza che spinge molti imprenditori a preferire il fare rispetto al mostrare, il costruire rispetto al celebrare. Il nostro ecosistema imprenditoriale merita visibilità” prosegue Montecchiani.

Acquaroli ha ascoltato e ha poi rilanciato: “Stiamo tornando protagonisti. Nonostante un periodo storico complesso e condizionato da molti e innegabili fattori, a partire dalla crisi dell’istituto di riferimento locale di credito, il sisma, la pandemia, le conseguenze dei conflitti geopolitici e l’inflazione, le Marche e il tessuto sociale, economico e produttivo hanno dato la dimostrazione di essere una cerniera e di sapersi adattare ai cambiamenti e alle sfide”.

Cita una serie di dati il governatore: “Cresce il Pil e traina il centro Italia come valore aggregato, cresce l’Export rispetto al periodo pre-pandemia, cresce il turismo che fa +28% di stranieri e +13% come dato aggregato rispetto al 2019, mantiene la garanzia dei livelli essenziali di assistenza senza aver mai aumentato di un euro le tasse, con il miglior ospedale pubblico d’Italia, e soprattutto, è prima in Italia per spesa dei fondi sociali europei e terza per impegno del Fesr” conclude Acquaroli chiedendo collaborazione: “Ciascuno può contribuire ogni giorno nella sfida di far tornare questa regione trainante e un modello, una regione che può annoverare una grande classe dirigente e un forte tessuto con cui costruire il futuro per il nostro territorio”. 





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