Sostenere la modernizzazione della flotta italiana e la lotta all’inquinamento attraverso un fondo europeo per gli oceani e forme di finanziamento private come i Blu bond, promuovere un consumo più sostenibile di prodotti ittici, istituire un “gruppo di commissari marittimi” all’interno della Commissione Pesca. Sono alcune delle proposte lanciate da Coldiretti Pesca in occasione della Giornata mondiale degli oceani che si celebra l’8 giugno. La salvaguardia dell’ecosistema passa anche attraverso la creazione di una blue economy europea, forte e competitiva. Il primo passo è mettere a disposizione risorse – sottolinea Coldiretti Pesca – per aumentare la sicurezza e la resilienza marittima, partendo dal rinnovamento della flotta peschereccia obsoleta, a livello nazionale, rendendola anche tecnologicamente più all’avanguardia.
In tale ottica è necessario creare un Fondo europeo per gli oceani e sfruttare la revisione del Quadro finanziario pluriennale per dotare il bilancio di risorse adeguate per raggiungere gli obiettivi del Patto europeo per gli oceani, in particolare rafforzando il ruolo della ricerca e dell’innovazione. Ai finanziamenti pubblici andrebbero affiancati quelli privati attraverso meccanismi come i “Blu Bond”.
A livello ambientale occorre anche promuovere un consumo più sostenibile di prodotti ittici e di alimenti acquatici nell’Unione, in particolare attraverso lo sviluppo di acquacolture a minor impatto, una maggiore attenzione all’impatto delle importazioni di prodotti ittici e una significativa riduzione degli sprechi di pesce. Ma è importante anche garantire ai cittadini l’accesso alle informazioni relative al consumo di prodotti ittici promuovendo una migliore tracciabilità ed etichettatura del pesce sui banchi di vendita e nei ristoranti, compresa la piena trasparenza della filiera per i prodotti trasformati e quelli provenienti dall’acquacoltura
Il miglioramento della salute del mare passa poi da una efficace lotta all’inquinamento individuando quei fattori che continuano a contaminare gli ambienti marini e costieri europei con sostanze organiche e chimiche, compresi quelli farmaceutici, provenienti da scarichi industriali e acque reflue. Ma è importante – conclude Coldiretti Pesca – anche ridurre i rifiuti marini attraverso la riduzione della plastica monouso, il miglioramento dei sistemi di gestione e riciclaggio dei rifiuti e l’incentivazione dei pescatori a riciclare le proprie attrezzature.
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