Cinema, positivo l’incontro tra MiC ed esponenti del settore


Come anticipato nei giorni scorsi, nella giornata di oggi 6 giugno 2025 il Ministro della Cultura Alessandro Giuli, ha ricevuto col Sottosegretario Lucia Borgonzoni e il Direttore Generale Cinema e Audiovisivo Nicola Borrelli, una delegazione di alcuni esponenti del mondo del cinema per illustrare i contenuti del decreto interministeriale di riforma delle agevolazioni fiscali a favore dell’industria cinematografica.

All’incontro erano presenti Claudio Santamaria, Giuseppe Fiorello, Andrea Occhipinti, Stefano Massenzi, Corrado Azzollini, Simonetta Amenta, Stefano Rulli, Vittoria Puccini e Dario Indelicato.

Il provvedimento, entrato oggi in vigore con la pubblicazione odierna sul sito del MiC e consultabile anche a QUESTO LINK, va a modificare i criteri di assegnazione e riconoscimento del tax credit per le aziende cinematografiche e dell’audiovisivo, correggendo alcune distorsioni e inserendo maggiore equità, efficienza ed efficacia nell’utilizzo delle risorse pubbliche.

Oltre a rimodulare i requisiti da soddisfare per la richiesta del credito d’imposta per le opere cinematografiche, televisive e web, documentari, animazione, cortometraggi e videoclip, introduce due nuovi obblighi per i beneficiari di tale misura fiscale. Il primo riguarda la trasparenza delle spese di produzione: per una maggiore tracciabilità dei costi, le fatture, i documenti di spesa e la documentazione attestante i pagamenti di importo superiore ai 1.000 euro dovranno ora riportare obbligatoriamente l’indicazione del titolo dell’opera a cui si riferiscono. Prima era sufficiente l’attestazione del revisore dei conti della società produttrice per annoverare il costo tra quelli imputabili alla produzione di un’opera cinematografica.

Il secondo concerne l’obbligo per il produttore beneficiario del credito di imposta a reinvestire entro cinque anni dal suo riconoscimento una quota dei proventi dell’opera nello sviluppo, nella produzione o nella distribuzione in Italia e all’estero di una o più nuove opere difficili, ossia: documentari; cortometraggi; opere prime e seconde; opere di giovani autori; opere di animazione non in grado di attrarre risorse finanziarie significative dal settore privato; con un costo di produzione inferiore ai 3.500.000 euro, ridotto a 1.000.000 euro per i documentari e 200.000 euro per i cortometraggi. Sono inoltre classificate come opere difficili sia i film che hanno ottenuto contributi selettivi, sia i film con un costo di produzione inferiore ai 3.500.000 euro, sia i film distribuiti in meno del 20% degli schermi attivi e che, in tutti e tre i casi, non siano in grado di attrarre risorse finanziarie significative dal settore privato.

Il decreto, inoltre, modifica i requisiti di circuitazione per accedere ai contributi selettivi e introduce la sanzione dell’esclusione per cinque anni dal tax credit per i beneficiari colpevoli di dichiarazioni mendaci, omessa documentazione o falsa documentazione o inadempienti riguardo l’obbligo di reinvestimento in opere difficili.

La delegazione del cinema, si aprende, prende atto con soddisfazione del rafforzamento della struttura della Direzione Generale Cinema e si augura che ciò possa permettere di sbloccare e velocizzare le tante procedure rimaste in sospeso come ad esempio i contributi automatici il tax credit distribuzione. Inoltre la delegazione ha manifestato le seguenti proposte:

  • Continuare i tavoli tecnici per introdurre sia i controlli di qualità che permettano di evitare utilizzi incoerenti del credito fiscale sia massimali che limi9tino la possibilità di accumulo eccessivo del credito in singole imprese o gruppi di imprese.
  • Vigilare sull’effettivo assolvimento degli obblighi di investimento per televisioni e piattaforme e delle sotto-quote cinema, come strumento di sostegno al cinema che non incide sulla finanza pubblica.
  • Recupero anno contributivo 2024 e 2025 e un bonus una tantum per le lavoratrici e i lavoratori.
  • ⁠Costituzione di un osservatorio permanente sul settore per tracciare i reali numeri dell’indotto.
  • ⁠Costituzione di un welfare permanente e con criteri di accesso democratici per i lavoratori e le lavoratrici del settore.
  • ⁠Abbassamento dei giorni per il raggiungimento dell’anno contributivo ai fini pensionistici.

L’incontro di oggi – dichiarano gli esponenti della delegazione – si è svolto in un’atmosfera di rinnovato dialogo, che ci auguriamo metta fine ad attacchi contro il cinema che riteniamo pericolosi e dannosi per tutto il Paese. Sono state chiarite l’importanza e l’urgenza di far funzionare con più efficienza e equilibrio il sistema dei sostegni pubblici al settore cine-audiovisivo, per superare la situazione critica di molte imprese e di molti lavoratori e per evitare distorsioni e errori avvenuti in passato. I ritardi accumulati negli ultimi mesi hanno spesso costretto le imprese a indebitamenti molto onerosi, i cui interessi bancari rischiano di vanificare il sostegno pubblico al settore. Molti lavoratori e artisti sono senza lavoro o hanno lavori molto saltuari da quasi due anni. Per questo continueremo tutti insieme a vigilare democraticamente sul futuro operato del Ministero”.

Il dialogo e il confronto – dichiara il Ministro Giuli – prevalgono sempre sulla sterile contrapposizione e sui pregiudizi, come dimostra il tenore dell’incontro di oggi che ha permesso di condividere con autorevoli esponenti del mondo del cinema i contenuti di un provvedimento molto atteso, che riformula il profilo le regole del tax credit per l’industria cinematografica ovviando alle distorsioni che avevano reso questo strumento costoso, inefficace e inefficiente nelle sue finalità. La circostanza ha consentito di instaurare un rapporto di reciproca fiducia e concordia.

Il sottosegretario al Ministero della Cultura Lucia Borgonzoni, la cui presenza era in dubbio nei giorni scorsi, ha aggiunto: “Momento di distensione e chiarificatore di cui si sentiva bisogno. Il lavoro di ascolto del settore proseguirà sempre più forte, perché il cinema per noi è uno strumento fondamentale di cultura e occupazione. Andavano corrette delle storture nel sistema, ma solo a vantaggio di chi onestamente e con passione, ci lavora”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

In caso di citazione si prega di citare e linkare boxofficebiz.it



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link