Uni-Italia accoglie John McCourt nel CdA


John McCourt, Rettore dell’Università di Macerata, è stato nominato nel Consiglio di Amministrazione di Uni-Italia in rappresentanza della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI). La nomina, proposta dalla Presidente Giovanna Iannantuoni, è stata accolta come un importante riconoscimento da parte del sistema universitario italiano nei confronti dell’impegno e della visione strategica del Rettore McCourt.

Un incarico di rilievo per rafforzare l’apertura internazionale degli atenei italiani

Uni-Italia è un’associazione istituzionale che opera con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri, del Ministero dell’Università e della Ricerca, del Ministero dell’Istruzione e del Merito, del Ministero dell’Interno, della CRUI e dell’ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. Il suo obiettivo è potenziare l’internazionalizzazione del sistema universitario italiano attraverso tre linee principali: la promozione del Paese come meta di studio, il supporto agli studenti internazionali e la cooperazione accademica globale.

L’ingresso del Rettore McCourt nel CdA rappresenta un passo significativo per rafforzare il contributo delle università italiane a questa missione. La sua esperienza, in particolare maturata all’Università di Macerata, sarà ora al servizio di un’azione strategica su scala nazionale.

Visione a lungo termine per attrarre talenti e competenze globali

Nel commentare la nomina, John McCourt ha espresso soddisfazione per l’opportunità di contribuire ai lavori del CdA guidato dal Presidente Francesco Profumo, mettendo a disposizione la propria esperienza internazionale. Il Rettore ha evidenziato come le politiche di Uni-Italia siano determinanti per spingere gli atenei a crescere nella loro proiezione globale.

Secondo McCourt, per attrarre un numero maggiore di studenti internazionali, è fondamentale adottare una strategia di lungo periodo, supportata da investimenti stabili e da procedure più snelle e trasparenti. Ha inoltre ribadito che l’internazionalizzazione non è un obiettivo accessorio, ma una priorità strategica per la crescita culturale, scientifica ed economica dell’Italia.



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