Il Made in Italy si espande al software: arriva la certificazione nazionale – Torino Cronaca


Un nuovo capitolo si scrive nel panorama del Made in Italy con l’introduzione di una certificazione dedicata al software. L’iniziativa presentata da Assosoftware, l’associazione che tutela i produttori di software in Italia, segna un passo significativo verso la valorizzazione di una componente tecnologica sempre più centrale nel contesto industriale del Paese. L’evento, organizzato in collaborazione con la Fondazione Farefuturo, si tiene a Roma presso la Sala Capitolare del Chiostro di Santa Maria sopra Minerva, e vede la partecipazione di rappresentanti istituzionali, accademici e aziendali.

Questa certificazione, descritta come una vera e propria “patente”, è il risultato di una collaborazione con l’Istituto per la Tutela dei Produttori Italiani. Essa sarà riservata esclusivamente ai software progettati, sviluppati e ideati integralmente in Italia. Tra i requisiti, l’adozione di codice sorgente e proprietà intellettuale italiane, nonché l’uso di data center e server localizzati nel territorio nazionale. La certificazione prevede anche il rispetto rigoroso delle normative italiane ed europee su privacy e sicurezza.

L’obiettivo di questa iniziativa è quello di valorizzare un settore che, pur rappresentando una leva strategica per la crescita del Paese, ha ancora ampi margini di sviluppo. Il software, infatti, gioca un ruolo cruciale nell’aumento della competitività delle imprese, nell’efficienza della Pubblica Amministrazione e nella creazione di occupazione in Italia. L’adozione accelerata delle tecnologie digitali, in particolare dei software gestionali, è ormai la base per l’innovazione nei processi aziendali, rendendo possibile lo sviluppo di tecnologie avanzate come l’Intelligenza Artificiale.

Durante il convegno verrà anche presentato un nuovo modello di incentivi, post-Piano Transizione 5.0, che prevede l’erogazione di voucher per le imprese e i professionisti. Questo modello è stato già testato con successo in Spagna, dove dal 2021 al 2024 sono stati finanziati 530mila soggetti con un investimento di 2,3 miliardi di euro. Pierfrancesco Angeleri, presidente di Assosoftware, presenterà questa proposta, che potrebbe favorire un passaggio graduale verso un sistema più efficiente, soprattutto per micro, piccole e medie imprese. Il settore, che conta oltre 300mila dipendenti, ha registrato un fatturato di 62,8 miliardi nel 2023, con una crescita del 17,4% rispetto all’anno precedente.

L’evento, aperto dal senatore Matteo Gelmetti, Segretario generale della Fondazione Farefuturo, vedrà anche il contributo di esperti come Livia De Giovanni (Prorettore alla Didattica Luiss) e Marina Natalucci (Osservatorio Software & Digital Native Innovation del Politecnico di Milano). Una tavola rotonda politica, moderata da Federica Zanella, vedrà la partecipazione di Gianluca Cantalamessa (Lega), Giulia Pastorella (Azione) ed Emma Pavanelli (M5s), in un confronto sui temi della digitalizzazione e innovazione.



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