Dopo un primo trimestre eccellente, il mercato del private equity prosegue la corsa anche nel corso del mese di aprile, facendo registrare 33 nuovi investimenti. Lo scorso anno, nel medesimo periodo, l’Osservatorio Pem di LIUC – Università Cattaneo, attivo nell’ambito delle attività della LIUC Business School, aveva mappato 24 investimenti (39 ad aprile dell’anno precedente).
Dopo i primi quattro mesi dell’anno, ci troviamo di fronte al miglior primo quadrimestre di sempre nella più che ventennale storia dell’Osservatorio Pem, con complessive 141 operazioni concluse e censite.
Ad aprile, le operazioni di buy out hanno rappresentato ben l’85% dei deals totali, da segnalare un interessante 9% per il segmento delle infrastrutture, ormai stabilmente il secondo segmento per frequenza di investimenti; gli add on (operazioni di aggregazione aziendale) hanno rappresento il 48%, segnale che gli operatori continuano a perseguire anche il potenziamento e la crescita per linee esterne delle proprie portfolio companies. Il Nord Italia costituisce sempre il principale polo catalizzatore, con la Lombardia assoluta protagonista, da sottolineare la buona performance di Toscana e Lazio; prodotti per l’industria, ICT e terziario sono i settori maggiormente oggetto di operazioni, con i primi due comparti che costituiscono oltre la metà dell’intera industry. L’attività di investimento degli operatori internazionali nelle imprese del nostro Paese ha rappresentato il 64% delle operazioni concluse, dato addirittura superiore rispetto alla già ormai consueta elevata quota degli ultimi anni.
A margine, per quanto concerne l’attività all’estero, l’Osservatorio Pem ha mappato una operazione di investimento diretto all’estero da parte di player italiano (in Francia) e un add-on avente quale target company un’azienda europea, in Lituania, sotto la regia di White Bridge Investments.
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