Economia sarda tra crescita e sfide, il 5 giugno la presentazione del 32° Rapporto CRENoS


Il 5 giugno 2025, alle ore 10:00, presso l’Aula Magna della Facoltà di Ingegneria e Architettura dell’Università di Cagliari (via Marengo 2), sarà presentato il 32° Rapporto CRENoS (Centro ricerche economiche Nord Sud) sull’Economia della Sardegna, realizzato con il sostegno della Fondazione di Sardegna. L’incontro rappresenta un momento di analisi e confronto sull’andamento dell’economia regionale e sulle sue prospettive di sviluppo.

 

L’apertura dei lavori sarà affidata alla direttrice del CRENoS Anna Maria Pinna, seguita dai saluti istituzionali della vicepresidente della Fondazione di Sardegna, Micaela Morelli. La presentazione del rapporto sarà curata da Marco Nieddu (CRENoS), cui seguiranno gli interventi di Marcello Contu (Veghu Srl), Federico Esu (Nodi) e Antonio Solinas (Gruppo Abinsula), esponenti del mondo imprenditoriale che porteranno il punto di vista delle imprese attive sul territorio.

 

L’edizione 2025 del rapporto evidenzia una prosecuzione del percorso di crescita avviato nel 2018 e interrotto solo dalla crisi pandemica. Aumentano PIL e consumi, migliora il mercato del lavoro con una riduzione della disoccupazione ai minimi storici. I settori del turismo, dell’edilizia e dell’agricoltura trainano l’economia isolana.

 

Tuttavia, il quadro positivo è accompagnato da alcuni nodi critici: la sfida demografica, le incertezze economiche e geopolitiche e le difficoltà strutturali del sistema sanitario, che pongono interrogativi sull’equità di accesso alle cure. Il rapporto richiama inoltre l’urgenza di politiche energetiche che bilancino sostenibilità ambientale e benefici per le comunità locali.

 

Sul fronte produttivo, emerge l’interesse crescente delle imprese verso l’adozione dell’intelligenza artificiale. In un contesto di contrazione numerica, il sistema economico sardo deve puntare su innovazione e produttività per consolidare la propria competitività.

 

L’evento sarà trasmesso anche in diretta streaming sulla pagina Facebook e sul canale YouTube dell’Università di Cagliari.



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