di Vincenzo Diocleziano
In Umbria cresce la consapevolezza del valore strategico del welfare aziendale tra le piccole e medie imprese. Un’evoluzione che si traduce in investimenti crescenti per migliorare il benessere dei dipendenti, aumentare la produttività e rafforzare il legame tra lavoratori e aziende. Secondo i dati del rapporto Welfare Index Pmi, la regione si posiziona in linea con la media nazionale per diffusione di pratiche di welfare nelle imprese. Oltre il 30% delle Pmi umbre conosce e utilizza gli strumenti normativi e fiscali messi a disposizione per sviluppare politiche di welfare, segno di una crescente maturità imprenditoriale.
Welfare femminile A emergere con forza è il tema del welfare rivolto alle donne. Eventi promossi dalla Camera di Commercio dell’Umbria hanno messo in luce l’efficacia di misure dedicate alla conciliazione tra tempi di vita e lavoro, alla genitorialità e al benessere organizzativo. Le testimonianze raccolte tra dipendenti e imprenditori rivelano una netta preferenza per strumenti flessibili e personalizzati, in grado di rispondere alle esigenze quotidiane di lavoratrici e lavoratori.
Digitalizzazione e cyber-sicurezza Ma il benessere oggi passa anche dalla sicurezza digitale. Il Cyber Index Pmi Umbria, promosso da Generali, mostra che il 90% delle Pmi regionali utilizza strumenti digitali nella propria attività. Tuttavia, solo il 3% delle imprese è considerato “maturo” nella gestione dei rischi informatici, mentre il 47% si colloca nella fascia dei “principianti”. Un dato che evidenzia l’urgenza di formazione e supporto nella transizione digitale, ormai parte integrante del welfare aziendale.
Le eccellenze umbre Non mancano però le best practices. Aziende come Umbragroup Spa e il Supermercato S. Lucia Srl di Perugia sono state premiate come “Welfare Champion” per la qualità e l’innovazione delle loro politiche a favore dei dipendenti. Realtà che dimostrano come il welfare aziendale non sia solo un costo, ma un investimento per il futuro.
Prospettive Il quadro che emerge è quello di una regione viva, in movimento, dove il welfare aziendale viene sempre più percepito come una leva strategica per affrontare le sfide del mercato e attrarre talenti. Con il sostegno delle istituzioni locali e l’esempio delle aziende più virtuose, l’Umbria si candida a diventare un laboratorio nazionale per un nuovo modello d’impresa, più umano, inclusivo e sostenibile.
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