Dal Brescia al Trapani, Colletti: “Tutto sui crediti di imposta. In futuro ci siano più controlli”


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Presunte irregolarità sui crediti di imposta. A farne le spese Brescia e Trapani con delle penalizzazioni in classifica. E nel caso della B un campionato la cui classifica è stata stravolta dalle vicende extra campo. Quali sono le irregolarità contestate? Cosa è successo? TuttoMercatoWeb.com ha interpellato Ruggero Colletti, consulente finanziario iscritto all’albo OCF e IVASS per fare chiarezza sulla vicenda.

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Colletti, facciamo chiarezza sui crediti di imposta…
“I crediti d’imposta sono strumenti fiscali attraverso i quali lo Stato consente a cittadini o imprese di compensare parte delle tasse dovute. Sono concessi, ad esempio, per incentivare investimenti, assunzioni o attività in settori strategici come ad esempio ricerca e sviluppo, digitalizzazione, transizione ecologica e così via. Possono essere utilizzati direttamente dal beneficiario oppure ceduti a terzi, anche tramite intermediari, seguendo una procedura tracciabile dall’Agenzia delle Entrate”.

Cosa viene contestato concretamente a Brescia e Trapani?
“Alle due società viene contestato di aver acquistato e utilizzato crediti d’imposta inesistenti per saldare i propri debiti verso il Fisco e l’INPS. Secondo l’Agenzia delle Entrate e la giustizia sportiva, i crediti usati non risultano essere stati mai realmente generati o validati nel sistema fiscale. Nel dettaglio le principali irregolarità contestate sono: l’utilizzo di crediti fittizi per compensare debiti fiscali e previdenziali, violando le norme tributarie e sportive; l’acquisto di tali crediti da un soggetto non abilitato o comunque non riconosciuto dall’Agenzia delle Entrate come emittente legittimo; la mancata tracciabilità dei fondi, che sarebbero stati versati a società estere operanti nel settore delle criptovalute, eludendo i controlli normativi e l’assenza di verifiche sulla provenienza e validità dei crediti da parte dei club.

Come si può evitare il problema in futuro?
“Per prevenire situazioni simili, si possono adottare varie misure come ad esempio rafforzare i controlli preventivi dell’Agenzia delle Entrate, verificando in tempo reale la genuinità del credito prima della cessione o della compensazione, poi trovo opportuni limitare l’utilizzo dei crediti solo a soggetti certificati o attraverso intermediari registrati, con obbligo di garanzia legale e assicurativa. Inoltre aiuterebbe l’obbligo per le società sportive di allegare la documentazione completa dell’origine e della tracciabilità dei crediti nei controlli federali e la di un registro pubblico dei crediti cedibili, accessibile anche agli enti di controllo sportivi, per verificare origine, importo e legittimità”.





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