Spiazzato e diviso. ll giorno dopo l’annuncio di Donald Trump sui dazi al 50%, il governo si scopre in difficoltà. E rilancia l’idea di destinare i soldi del Pnrr alle imprese italiane colpite dalle barriere commerciali.
Le tensioni montano ai massimi livelli. I due vicepremier, Matteo Salvini e Antonio Tajani, vanno in rotta di collisione. Dal palco del Festival dell’Economia di Trento è il leader della Lega a spargere critiche sulla capacità dell’Europa di trattare con l’amministrazione statunitense. «Il problema — dice — è chi sta trattando, conto che Bruxelles abbia la linea telefonica diretta con gli Usa». Il paragone è con gli altri paesi, dall’India al Messico, impegnati a ridimensionare la portata dei dazi. «Se arriva un accordo con questi Paesi, persino con la Cina, e l’Ue resta fuori — insiste — il problema non è il modo di trattare, ma la mancanza di un’interlocuzione seria: l’impressione è che non ci sia nessuno a fare da contraltare».
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