Si è svolta negli spazi di Cariplo Factory a Milano la VI Giornata Nazionale delle Società Benefit, promossa da Assobenefit, che ha riunito imprese, accademici, rappresentanti delle istituzioni e del Terzo Settore per riflettere sul ruolo dell’impresa nel guidare una transizione economica e sociale rigenerativa. L’edizione 2025, intitolata “Guidare il cambiamento: il modello Benefit per un’economia rigenerativa”, ha messo al centro il contributo concreto delle Società Benefit in un contesto segnato da sfide ambientali, sociali ed economiche sempre più urgenti. L’evento ha confermato il ruolo crescente delle Società Benefit come attori chiave nella costruzione di un’economia più giusta, inclusiva e sostenibile.
La giornata si è aperta con i saluti di Dario Bolis, Direttore Comunicazione e Relazioni Esterne di Fondazione Cariplo, e dell’On. Mauro Del Barba, Presidente uscente di Assobenefit e promotore della normativa che ha introdotto le Società Benefit in Italia.
“Quello delle SB è un progetto politico? L’outcome della legge è concorrere alla creazione di un nuovo modello di sviluppo sostenibile ispirato dalle società benefit. È un cambiamento di grande respiro che comporta una visione ma anche un lavoro costante di dettaglio – ha detto Del Barba aprendo l’evento – Nel 2015 è iniziato quel cambiamento con Laudato Si’, Cop21, Agenda 2030. Oggi si chiude un ciclo per Assobenefit con il rinnovo del Consiglio Direttivo, ma si sta chiudendo anche un ciclo mondiale. C’è un rilassamento di quella tensione che abbiamo conosciuto allora, ma non è la fine, bensì un riposizionamento. Le benefit, invece, continuano a crescere in numero e in qualità ed è il motivo per cui vogliamo guidare il cambiamento. Sembra presuntuoso ma è semplicemente responsabile. Oggi consegniamo il protagonismo alle imprese che, nella ricerca congiunta di profitto e bene comune, devono trovare ciò che una legge non può immaginare. Le benefit hanno un piede nel presente e uno nel futuro. Dobbiamo assicurare la misurazione ma è tipico dell’essere umano ambire anche alle cose non ancora misurabili”, ha concluso.
La mattinata si è articolata in tre sessioni tematiche. La prima, “La velocità delle trasformazioni sociali, economiche e politiche: il ruolo dell’impresa”, ha visto dialogare Mario Abis (IULM, Makno), Roberta Casali (Asian Development Bank) e Lara Ponti (Ponti SpA, Confindustria), moderati dal giornalista del Corriere della Sera Nicola Saldutti. “Le imprese che costituzionalmente hanno internalizzato la dimensione del rischio sono state più capaci di reagire alle crisi rispetto ad altri corpi politici e di rappresentanza – ha detto Lara Ponti – Forse la ragione per cui l’Italia è così ferma e conservatrice è perché aborre la cultura del rischio (e quindi del fallimento). Alle imprese viene chiesto tanto perché sono attrici sociali e come tali devono assumere diritti e doveri, sono veri e propri laboratori sociali”.
A seguire, il focus su “Governance e reporting delle Benefit”, con gli interventi di Andrea Bellucci(Università di Perugia), Marco Cristiano Petrassi (Studio SZA), Claudia Ravera (NWG Energia) eMarco Seracini (Università Cattolica di Milano), coordinati da Sara Cirone, membro del Consiglio Direttivo di Assobenefit. Come ha affermato Ravera, “il coinvolgimento degli stakeholder avviene attraverso metodologie specifiche. Il modello benefit in questo è innovativo perché conduce a soluzioni realmente calate all’interno della società. Coinvolgere non è solo informare lo stakeholder, ma ascoltare la sua valutazione ed agire poi in base a quella, in osmosi ideale fra l’organizzazione interna che include le fondamentali funzioni aziendali, e quella esterna”. Infine, “Anima Benefit: conversazione con le imprese”, ha portato sul palco testimonianze concrete di trasformazione aziendale e impatto positivo da parte di Andriani, Futura Law Firm, ETRA, Chiesi, Aboca e Redo Sgr, moderati da Nicoletta Alessi e Paolo Di Cesare.
Nel pomeriggio l’Assemblea degli associati di Assobenefit ha rinnovato il Consiglio Direttivo, e individuato in Marco Morganti il prossimo Presidente. Morganti, figura di riferimento nel campo della finanza d’impatto, già fondatore e CEO di Banca Prossima, noto per il suo impegno nel promuovere una finanza responsabile e inclusiva. Accanto a lui, il nuovo Consiglio Direttivo, formato da personalità di alto profilo del mondo economico, accademico e dell’innovazione sociale: Stefano Barrese, responsabile della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, Irene Bengo, docente e ricercatrice del Politecnico di Milano, Alessandra Bucci, manager e consulente strategica, Mauro Del Barba, Paolo Di Cesare, co-fondatore di Nativa, Laura Gori, imprenditrice digitale e consulente ESG, Paola Osto, head of Sustainability & ESG presso Plenitude, Serena Porcari, presidente di Dynamo Academy e CEO di Dynamo Camp, e infine Roberto Randazzo, avvocato e docente.
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