Zls, Campion: “Bene i grandi investitori, ora serve un disegno condiviso per far crescere anche il territorio”


ROVIGO – C’è fiducia, c’è entusiasmo, ma anche la consapevolezza che il rilancio economico di un territorio passa da una visione sistemica, capace di tenere insieme grandi investimenti e piccole imprese, sviluppo infrastrutturale e coesione sociale. È questa la posizione espressa da Marco Campion, presidente di Confartigianato Polesine, a margine dei due incontri con delegazioni imprenditoriali provenienti da Emirati Arabi Uniti, India, Germania e Sudafrica, interessate a investire nelle aree della Zona Logistica Semplificata (Zls) di Venezia e Rovigo. Mercoledì 28 maggio erano a Venezia (LEGGI ARTICOLO), Giovedì 29 molti investitori erano all’Interporto di Rovigo.

“Siamo molto fiduciosi nell’interesse che questi investitori stanno mostrando per le opportunità della Zls – spiega Campion – e ci congratuliamo con chi ha saputo attivare relazioni strategiche per attrarre nuova imprenditorialità. Ora abbiamo la grande opportunità di far sì che questi investimenti si traducano in sviluppo diffuso, grazie a una cabina di regia ampia e inclusiva, in grado di coinvolgere attivamente anche il tessuto produttivo locale ”.

L’interesse internazionale è un segnale positivo che dimostra come il Veneto meridionale e l’area portuale veneziana possano tornare a essere attrattive per l’industria e la logistica globale. E come sottolinea Campion, “l’economia è un’architettura solida quando tutti i suoi elementi dialogano tra loro: capitale, competenze, infrastrutture, servizi e persone. Solo così si può costruire in altezza con fondamenta robuste”.

Questa fase di attrazione di nuovi capitali può diventare il catalizzatore per valorizzare l’enorme patrimonio esistente, costituito da 78.000 imprese tra artigianato, commercio e servizi nelle province di Rovigo e Venezia. Un tessuto economico dinamico, radicato nel territorio e ricco di competenze, che va valorizzato, pronto a interagire con le grandi realtà imprenditoriali internazionali.

“Il nostro contributo – prosegue Campion – è un invito a guardare oltre il singolo investimento, verso una logica di ecosistema produttivo. Le PMI locali possono diventare partner fondamentali per chi sceglie di insediarsi sul nostro territorio, offrendo filiere locali forti, manodopera qualificata, subfornitori affidabili e servizi territoriali competitivi. Una crescita condivisa è possibile e auspicabile se vogliamo ragionare in una logica di ecosistema”. 

In questo senso, Confartigianato Polesine rilancia la proposta di rendere la Zls ancora più accessibile anche alle realtà più piccole, magari modulando le soglie d’ingresso e prevedendo strumenti fiscali triennali che consentano alle PMI di programmare investimenti sostenibili e coerenti con le loro dimensioni. “La nostra proposta – ricorda Campion – era proprio quella di estendere il credito d’imposta su più anni, in modo da favorire la partecipazione diffusa. Restiamo convinti che ci siano ancora spazi per lavorare in questa direzione”.

La Zls è una grande opportunità per rilanciare il territorio e Confartigianato Polesine conferma la propria disponibilità a collaborare per il successo dell’iniziativa. “Crediamo profondamente nel progetto – conclude Campion – e siamo pronti a fare la nostra parte. Con una politica economica integrata, che connetta industria e territorio, investitori e comunità locali, innovazione e tradizione, potremo costruire una crescita solida, inclusiva e duratura. E così facendo, potremo valorizzare quel capitale umano e imprenditoriale che ha reso grande il nostro Made in Italy e che può essere una leva decisiva anche per il futuro, senza impoverire il tessuto economico e sociale del territorio”.





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