Enzo Sellerio – Sclafani Bagni 1966 | Fotografia: ICONE ITALIANE


I Fotografi, Silvia Editrice, Cologno Monzese (MI), 2012, p. 37

Enzo Sellerio (Palermo 1924 – 2012), nato in una famiglia di intellettuali, si laurea in Giurisprudenza e abbandona la carriera universitaria per abbracciare nei primi anni ’50 quella di fotografo pubblicando sui periodici “Sicilia”, “Cinema Nuovo” e “Il Mondo” con immagini di gusto neorealista grazie alle quali realizza le prime mostre personali. I reportage sulla rivista svizzera “du” gli consentono, nella prima metà degli anni ’60, di lavorare da free lance fra Parigi e New York per Vogue ritraendo importanti personaggi della cultura. Un nuovo e diverso interesse per l’editoria lo induce a mettere da parte la fotografia e fondare, con la moglie Elvira, la Sellerio Edizioni che pubblica sia libri d’arte che di narrativa. 

Chi non si intende di fotografia resta sempre un po’ stupito nello scoprire che Enzo Sellerio non è stato solo un grande editore, ma quando vede l’immagine di questa ragazza affacciata al balcone di una casa qualcosa gli scatta dentro perché questa fotografia, senza sapere chi l’aveva scattata, già l’aveva vista. È destino, non necessariamente negativo, di alcuni autori di essere ricordati soprattutto per una loro opera, ma d’altra parte il fatto che Linguaglossa compaia sulla copertina della monografia “Enzo Sellerio. Fotografo in Sicilia” che Art& pubblicò nel 1996 qualcosa deve pur dire. Quella ripresa dal basso, quel sorriso malizioso e soprattutto la forma sinuosa della ragazza che dialoga con quelle delle decorazioni del balcone e dei supporti dei fili elettrici che si susseguono sul muro indicano la predilezione dell’autore per l’armonia dei particolari. Nella fotografia scattata nel paese più piccolo della provincia palermitana cogliamo un altro aspetto che caratterizza la sua visione, il senso di una composizione che sembra dare un ordine laddove questo non c’è.  



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