Crisi d’impresa: struttura di coordinamento







Pubblicato, in data 28 maggio 2025, nella sezione Pubblicità legale del sito istituzionale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali n. 51 del 18 aprile 2025. 

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Il decreto istituisce, presso il Ministero del Lavoro, la Struttura di coordinamento per le crisi di impresa, definendone l’attività, l’organizzazione e il funzionamento.

La creazione di questa struttura risponde all’esigenza di dotarsi di uno strumento dedicato per affrontare e gestire in modo coordinato le crisi aziendali che interessano imprese di rilevanza strategica.

Struttura di coordinamento per le crisi di impresa: missione e attività

La missione della Struttura è quella di favorire la salvaguardia dei livelli occupazionali e la continuità dell’attività lavorativa nelle imprese coinvolte in crisi o processi di riorganizzazione. 

L’interesse è particolarmente rivolto alle aziende di significativo interesse strategico sia a livello nazionale sia territoriale, garantendo un presidio attivo nelle situazioni più critiche.

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La Struttura opera avvalendosi delle competenti Direzioni generali e uffici ministeriali, in raccordo con i Dipartimenti interessati, con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con le Regioni e con l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS). 

Essa supporta la promozione di soluzioni per le crisi e piani di riorganizzazione aziendale, facendo ricorso a strumenti di tutela del reddito in costanza di rapporto di lavoro ed a misure di politica attiva del lavoro.

L’azione congiunta mira anche a coinvolgere i lavoratori, percettori di misure di sostegno del reddito, in percorsi formativi e di riqualificazione professionale per garantire la continuità lavorativa, favorendo l’adattamento alle esigenze occupazionali presenti sul territorio. 

Inoltre, la Struttura svolge attività di analisi e monitoraggio dei fabbisogni occupazionali regionali, collaborando con il sistema delle Associazioni datoriali.

Periodicamente, la Struttura di coordinamento per le crisi di impresa: elabora relazioni sull’attività svolta, fornisce indirizzi per il coordinamento ai Dipartimenti ministeriali e promuove la formulazione di proposte normative per sostenere la continuità lavorativa e la tutela del reddito dei lavoratori.

Organizzazione e funzionamento

La Struttura di coordinamento è collocata presso l’Ufficio di Gabinetto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ed è supportata tecnicamente da un responsabile con comprovata qualificazione professionale.

Vi partecipano rappresentanti dei Dipartimenti ministeriali interessati, della Direzione generale dei rapporti di lavoro e delle relazioni industriali, della Direzione generale degli ammortizzatori sociali, della Direzione Generale delle Politiche attive del lavoro, oltre a esperti del Ministero.

Alle riunioni, che si tengono almeno una volta al mese, possono essere invitati, permanentemente o per specifiche tematiche, rappresentanti del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, dell’INPS, delle Regioni, delle Associazioni datoriali, delle Organizzazioni sindacali e altri esperti.

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Tale organizzazione garantisce un raccordo costante tra i vari soggetti coinvolti per la gestione efficace delle crisi aziendali.

Oneri 

Il decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali n. 51 del 18 aprile 2025 stabilisce che gli oneri derivanti dall’attuazione della Struttura di coordinamento sono coperti con le risorse umane, strumentali e finanziarie già previste dalla legislazione vigente, senza pertanto comportare nuovi o maggiori oneri per il bilancio dello Stato.



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