Verrà costituita entro il prossimo autunno la CER (Comunità energetica rinnovabile) “Città di Cremona”, l’ultima delle sei CER già avviate con capofila la Diocesi, sul territorio provinciale di Cremona. L’annuncio è stato dato nel pomeriggio in Curia dove è stato fatto il punto sull’iniziativa contro la povertà energetica che alla fine dell’anno 2024 ha coinvolto 27 comuni delle province di Cremona, Bergamo e Mantova, realtà già operative e pronte a raccogliere l’adesione dei privati cittadini e delle piccole e medie imprese.
A illustrare i dettagli del progetto sono stati Eugenio Bignardi, incaricato dell’Ufficio diocesano di Pastorale sociale e del lavoro, quale referente del progetto, e l’ingegner Giuseppe Dasti, coordinatore del progetto CER diocesano.
“Condividere il percorso di costituzione di una Comunità Energetica Rinnovabile, come quella proposta dalla Diocesi di Cremona, è per la nostra Amministrazione comunale una scelta etica – sottolinea il sindaco di Cremona, Andrea Virgilio –. Aderire formalmente a una CER significa promuovere un modello innovativo di sostenibilità energetica che consente ai soggetti coinvolti (cittadini, imprese, enti del terzo settore) di beneficiare di risparmi sui consumi grazie agli incentivi previsti, contribuendo così alla riduzione dei costi energetici”.
Ma i benefici vanno ben oltre l’aspetto economico. “La produzione e l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili – aggiunge il primo cittadino – ci permettono di ridurre l’impiego di combustibili fossili e, di conseguenza, le emissioni di gas serra, contribuendo concretamente alla lotta contro la crisi climatica. La Comunità Energetica Rinnovabile è anche un potente strumento di coesione sociale: favorisce forme di solidarietà energetica che si traducono in nuove risorse a sostegno delle famiglie in difficoltà e delle realtà associative del nostro territorio”.
“Per queste ragioni – conclude il sindaco di Cremona – proporrò al Consiglio comunale di deliberare l’adesione ufficiale del Comune di Cremona a questo percorso virtuoso. Da qui prenderà avvio una campagna informativa rivolta a tutta la cittadinanza, alle imprese e agli enti del Terzo settore per illustrare le opportunità concrete offerte dalle Comunità Energetiche Rinnovabili: abbattere i costi, rafforzare la rete sociale e costruire insieme un modello di gestione dell’energia più equo, partecipato e sostenibile”.
“L’’alleanza tra le Comunità Energetiche Rinnovabili e il Terzo settore – afferma Donata Bertoletti, referente per il territorio del Cremonese del Forum provinciale del Terzo settore – può contribuire a dare un nuovo volto al nostro territorio. È nostra convinzione che la transizione ecologica non sia più un’opzione, ma una necessità. Le CER sono una risposta concreta: permettono a cittadini, enti e imprese di produrre, condividere e consumare energia rinnovabile in modo collettivo, abbattendo i costi, riducendo le emissioni e promuovendo autonomia energetica.
Il Terzo settore può essere un alleato importante: composto da associazioni, cooperative, fondazioni, enti religiosi e volontariato, ha un legame profondo con il territorio, conosce le fragilità sociali, parla ogni giorno con chi rischia di restare indietro. A Cremona questo mondo è attivo, vivo e presente. E può giocare un ruolo chiave”.
Tra i partner che, sin dall’inizio, hanno sostenuto il progetto CER della Diocesi di Cremona c’è l’Università Cattolica del Sacro Cuore.
“La Facoltà di Economia e Giurisprudenza e l’Università Cattolica del Sacro Cuore – commenta il preside di Facoltà, prof. Marco Allena – sono liete e onorate di essere parte del Progetto CER della Diocesi di Cremona, nel quale siamo stati in prima linea sin dall’avvio nel 2022. Nel frattempo, lo scorso anno, l’Università Cattolica ha inaugurato la prima Comunità Energetica di promanazione universitaria in Italia, nel nostro campus di Piacenza, alimentata tra l’altro da un innovativo parco agrivoltaico”.
“Le competenze legali, fiscali, manageriali – sottolinea il preside della Facoltà di Economia e Giurisprudenza del campus Santa Monica di Cremona – sono indispensabili per l’avvio delle CER, e la mia Facoltà mette a disposizione del Gruppo di lavoro della Diocesi di Cremona il proprio bagaglio di conoscenze e di esperienze, maturate sia a livello scientifico sia dal punto di vista pratico e applicativo. Per noi, infatti, si tratta del naturale completamento di studi che stiamo portando avanti da tempo, anche in generale sul tema della sostenibilità. Le ricadute sul territorio possono essere eccezionali da ogni punto di vista e, per quanto ci riguarda, il prossimo passo sarà il coinvolgimento del maggior numero possibile di soggetti che possano afferire alla CER, in primis il carcere di Cremona”.
La presentazione di questo pomeriggio è stata anche l’occasione per presentare ufficialmente il sito internet www.cersolidaliets.it dedicato al progetto CER della Diocesi di Cremona.
Attraverso il sito web è possibile approfondire il tema delle comunità energetiche scoprendo nei dettagli l’inquadramento giuridico e il funzionamento delle Fondazioni, le aree di copertura, i benefici fiscali e sociali dell’iniziativa.
Dal sito internet è anche possibile manifestare il proprio interesse per entrare a far parte delle CER attive sul territorio diocesano e usufruire dei suoi benefici.
A fine maggio, attraverso il sito internet dedicato, hanno manifestato l’interesse di aderire alle CER 176 utenti, di cui 56 hanno già completato la richiesta di adesione. La manifestazione di interesse riguarda 92 impianti fotovoltaici, di cui 21 entrati da poco in esercizio, per una potenza complessiva di 7.405 KW.
È iniziata anche la campagna di informazione e di promozione presso le aziende del territorio finalizzata all’adesione delle stesse alle CER.
Il recente decreto ministeriale che estende la platea dei beneficiari dei contributi a fondo perduto del PNRR favorirà l’installazione di nuovi impianti fotovoltaici e l’adesione delle aziende alle CER.
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