Transizione 4.0: ancora incertezze sulle risorse per le imprese


Le regole operative per accedere alle agevolazioni del programma Transizione 4.0 sono ancora poco chiare e rischiano di lasciare le imprese senza certezze sulla reale disponibilità delle risorse.

Secondo il recente decreto direttoriale del 15 maggio 2025, il sistema di prenotazione dei fondi si basa sull’ordine cronologico di invio della comunicazione preventiva da parte delle imprese. Tuttavia, non è stato ancora definito in modo esplicito come e quando verrà accertato l’eventuale esaurimento delle risorse disponibili. Questo passaggio, infatti, viene gestito solo nella fase finale di richiesta di fruizione, e non già al momento della prenotazione.

Come funziona la procedura?

Le imprese devono inviare tre comunicazioni:

  1. Prenotazione delle risorse
  2. Conferma dell’avvenuto versamento dell’acconto (almeno il 20% dell’investimento)
  3. Completamento dell’investimento

Rispetto alla Transizione 5.0, manca però un passaggio fondamentale: la conferma ufficiale, da parte del GSE, dell’assegnazione delle risorse dopo il pagamento dell’acconto. Questo aumenta l’incertezza e costringe le imprese ad agire “al buio”, senza sapere se i fondi saranno effettivamente disponibili.

Il decreto stabilisce soltanto che il Ministero delle Imprese e del Made in Italy pubblicherà, mensilmente, l’elenco delle imprese che hanno completato l’investimento, ordinato per data di comunicazione. Al raggiungimento del limite di spesa, verrà data comunicazione sul sito istituzionale del Ministero, sospendendo l’invio delle richieste di fruizione (ma non di prenotazione).

Cosa cambia per le imprese che hanno già inviato la comunicazione preventiva?

Chi aveva già presentato la domanda nei mesi scorsi dovrà ripresentarla seguendo il nuovo modello previsto dal decreto, ma manterrà comunque l’ordine cronologico originale.

  • Se l’impresa ha già effettuato ordini o pagato acconti (almeno il 20%), potrà subito presentare la nuova comunicazione e mantenere la priorità acquisita.
  • Se invece non sono stati ancora formalizzati ordini o acconti, la posizione resta prioritaria ma l’accesso alle agevolazioni non è garantito, perché il decreto non chiarisce le modalità di accertamento dell’esaurimento delle risorse.

Attenzione:

Procedere ora con ordini vincolanti o acconti comporta un certo margine di rischio, poiché in caso di esaurimento dei fondi, l’investimento potrebbe non essere coperto dal credito d’imposta. Tuttavia, non procedere in tempi brevi significa perdere la priorità cronologica, che potrebbe tornare utile anche in caso di futuri rifinanziamenti.

In attesa di un nuovo decreto direttoriale che chiarisca questi aspetti, è fondamentale valutare attentamente ogni decisione e rimanere aggiornati.



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