«Senza investimenti, coesione sociale a rischio»





“C’è un’incertezza di fondo che getta qualche ombra sul futuro e che sta causando un rallentamento, se non una frenata, degli investimenti”. Così Guido Caselli, direttore dell’Ufficio studi Unioncamere Emilia-Romagna, commenta i dati del Report 2025 sul sistema economico del territorio piacentino, elaborato dal Laboratorio di Economia Locale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore sulla base dei dati riferiti al 2024, e presentato il 26 maggio in occasione della Giornata dell’Economia piacentina al PalabancaEventi, promossa dalla Banca di Piacenza in collaborazione con l’Università Cattolica e la Camera di Commercio dell’Emilia. È un quadro “tutto sommato ancora positivo” quello che emerge; tuttavia, emergono alcune ombre sull’occupazione e gli investimenti. “C’è una crescita modesta del Pil – spiega Caselli – ma comunque positiva, cresce il numero delle imprese, così come l’occupazione e le esportazioni”.

Coesione sociale a rischio

Caselli lancia un allarme sociale. “Il rischio maggiore, al momento, è quello degli investimenti che si sono bloccati: se le imprese smettono di investire è un problema che si riflette poi sulla crescita, sulla creazione di posti di lavoro, e diventa soprattutto un problema di coesione sociale. Quello che è il punto di forza di Piacenza, così come del resto della regione, è il tenere assieme crescita economica e coesione sociale. Un indebolimento della crescita economica ha forti ripercussioni anche per quello che riguarda la coesione sociale”. Il clima di incertezza, emerso dai dati 2024, esisteva quindi già da prima dei dazi annunciati, applicati e poi posticipati dagli Stati Uniti. C’entrano le guerre alle porte dell’Europa e una situazione economica mondiale in rallentamento.

Occupazione: numeri positivi, ma attenzione alle retribuzioni

Sull’occupazione “è vero che cresce dal punto di vista quantitativo, ma abbiamo delle difficoltà dal punto di vista qualitativo – osserva Guido Caselli – in particolare per ciò che riguarda le retribuzioni. È un quadro dove i numeri sono ancora positivi, ma dobbiamo leggerli con grande attenzione”. Già prima dei dazi annunciati da Trump (che probabilmente peggioreranno il quadro descritto l’anno prossimo), dunque, c’era incertezza. “C’è anche la questione dei tanti cambiamenti che stanno avvenendo, dal digitale alla sostenibilità, a quello che riguarda l’impiego della popolazione, che mettono seriamente in dubbio il modello di sviluppo che abbiamo seguito fino ad ora.


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Cavanna: “I dazi potrebbero far calare gli investimenti”

I dazi di Trump colpiscono solo indirettamente la Laminati Cavanna, azienda piacentina attiva nel settore del packaging. “I nostri clienti finali esportano – osserva la presidente Anna Paola Cavanna – noi abbiamo un 40% di esportazione con i prodotti che realizziamo. Dunque, i dazi, quando saranno veramente applicati, penso avranno un effetto, soprattutto potrebbero far scendere un po’ la voglia dell’imprenditore a investire, perché l’incertezza dice questo. Si cerca dunque di rimanere liquidi, senza fare grossi investimenti. Questo secondo me è il rischio più grande”. “Anche noi – dice – siamo in mezzo a un mercato in movimento con grande incertezza e grandi volatilità, però riusciamo andare avanti col nostro piano industriale e continuiamo a fare i nostri investimenti, dare occupazione sul territorio e far crescere i giovani”.

Banca di Piacenza in controtendenza: crescono sportelli e impieghi

Con la Giornata dell’economia piacentina, la Banca di Piacenza si fissa l’obiettivo di “avere in anticipo i dati su come sta andando l’economia sul nostro territorio”, spiega il presidente del CdA dell’Istituto di credito, Giuseppe Nenna. “È la dimostrazione che siamo molto interessati al nostro territorio”. Nenna ha evidenziato come la Banca di Piacenza sia in controtendenza rispetto al trend che vuole un calo del numero degli sportelli e degli impieghi. “Siamo orgogliosi di aver partecipato a questa iniziativa, che è al quarto anno consecutivo insieme alla Camera di Commercio dell’Emilia e ovviamente all’Università Cattolica a cui faccio i complimenti per il buon lavoro”, dice.

I lavori

Dopo gli interventi di saluto del presidente della Banca di Piacenza, Giuseppe Nenna, e del vicepresidente della Camera di Commercio dell’Emilia, Filippo Cella, spazio alle relazioni di Guido Caselli, direttore dell’Ufficio studi Unioncamere Emilia-Romagna, di Paolo Rizzi e Lorenzo Turci del Laboratorio di Economia Locale dell’Università Cattolica di Piacenza. A seguire, il commento del professor Gioacchino Garolfi dell’Università dell’Insubria e la testimonianza di Anna Paola Cavanna, presidente Laminati Cavanna SpA. La Giornata dell’economia era tornata tre anni fa – dopo un lungo periodo di interruzione – per iniziativa della Banca di Piacenza e dell’Università Cattolica, che hanno coinvolto la Camera di Commercio.

Francesco Petronzio

Nelle foto, la Giornata dell’economia piacentina al PalabancaEventi.

Pubblicato il 27 maggio 2025

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