Finanziamenti con garanzia dello stato alle imprese che investono per riuscire a portare sul mercato i risultati della ricerca. Possono beneficiarne non solo le imprese che depositano il brevetto, ma anche quelle che tramite un contratto di filiera concorrono allo sviluppo di quanto brevettato. Tutto questo è possibile partecipando al Fondo nazionale innovazione (Fni) per il quale sono in arrivo nuovi bandi. Alle banche già aderenti, Unicredit Spa e Mediocredito Italiano Spa, si è aggiunta di recente anche Deutsche bank.
Il Fondo nazionale innovazione è stato individuato tra gli strumenti per dare attuazione in Italia all’iniziativa dell’Unione europea denominata Small Business Act. Le risorse disponibili ammontano a 57,9 milioni di euro. Si tratta di risorse pubbliche che derivano dal pagamento delle tasse per il mantenimento in vita dei brevetti assegnate al ministero sulla base del meccanismo individuato dalla legge 296/2006. L’obiettivo, della legge, è quello di rafforzare la capacità competitiva delle pmi facendole beneficiare a pieno del sistema di proprietà industriale. L’intervento del Fni per quanto riguarda i brevetti, viene attuato tramite due tipi di strumenti uno è relativo al finanziamento del capitale di rischio, tramite la costituzione di un fondo mobiliare di tipo chiuso e uno relativo all’attività creditizia, che prevede la concessione di una garanzia reale su finanziamenti a medio.
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