Le Marche sono la prima regione d’Italia per percentuale di start-up innovative costituite da società di capitali.
Un primato che testimonia non solo la vivacità del tessuto imprenditoriale locale, ma anche il ruolo strategico svolto dalle università e dalle politiche di innovazione promosse a livello regionale.
A sottolinearlo è stato il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, intervenuto questa mattina a Fabriano durante il convegno organizzato da Mole Urbana, in occasione della presentazione di un progetto dedicato alla produzione di auto e minicar elettriche.
«È un dato significativo – ha dichiarato Acquaroli – che conferma l’impegno profuso in questi anni e la capacità del nostro sistema universitario di fare rete con le imprese. Offriamo ai giovani e al nostro comparto manifatturiero strumenti concreti per affrontare con successo le sfide del futuro».
Il presidente ha poi fatto il punto sulle vertenze industriali in corso, citando in particolare il caso Beko, e ha rivendicato l’azione congiunta tra Regione e Governo che ha permesso di evitare chiusure e salvare posti di lavoro.
«In un contesto europeo segnato da crisi e licenziamenti, nelle Marche non abbiamo registrato né chiusure né esuberi. È stato un risultato importante – ha sottolineato – ma non dobbiamo abbassare la guardia».
Acquaroli ha infine ribadito l’urgenza di investire in infrastrutture, innovazione e monitoraggio dei piani industriali per mantenere elevata la competitività del sistema produttivo regionale.
«Tutelare la nostra capacità occupazionale passa anche da una visione strategica e dalla capacità di attrarre investimenti», ha concluso.
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