Con una crescita di aperture e un calo delle chiusure, a Ravenna nei primi tre mesi del 2025, il saldo delle imprese è negativo, ma non di molto: -89 unità. È quanto risulta all’anagrafe delle aziende che vede 697 aperture nel periodo, (+ 6,6% in più rispetto allo stesso periodo del 2024), e 786 chiusure (-0,9%). Lo dice la Camera di Commercio che mentre giudica buono l’andamento dei Servizi, parla di sofferenza per Manifattura, Commercio e Agricoltura. Crescono le imprese più tecnologiche e si irrobustiscono le start-up innovative. A fine marzo 2025, lo stock complessivo delle imprese registrate in provincia è di 36.376 unità.
I dati parlano di crescita delle società di capitali (+0,31%), unica forma giuridica d’impresa a chiudere il trimestre con un saldo positivo (+29 unità), mentre continuano a contrarsi le imprese individuali (-35), le società di persone (-67) e le altre forme (-16 unità). La forma giuridica preferita nel ravennate resta l’impresa individuale (è il 52,9%). Guardando ai settori, il dato più positivo arriva dai Servizi alle imprese (+28 unità) tra le quali noleggio, agenzie viaggio e servizi di supporto alle imprese (+29 imprese e +2,6% in termini relativi rispetto alla fine di dicembre scorso) ed i servizi professionali, scientifici e tecnici (+11 unità e +0,8%). Nuovo aumento per le attività finanziarie (+16 imprese, +2%); poi, per i Servizi alle persone, Istruzione (+1, +0,7%), attività artistiche, sportive, intrattenimento e divertimento (+3 e +0,3%) e le altre attività dei servizi con una impresa in più (+0,1%). L’edilizia, dopo la chiusura del capitolo dei superbonus, ha rallentano ma per la Cdc continua ancora a fornire un contributo positivo con quattro aziende in più (con variazione percentuale trimestrale dello stock pari a +0,1%).
Continua la flessione di comparti come il commercio (39 imprese in meno, per una variazione dello stock di -0,5%), l’agricoltura (-75 imprese, -1,2%) e la Manifattura (-22 imprese, -0,8%), a cui si accompagnano le attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (-13 unità e -0,4%), logistica (-1, -0,1%), servizi Ict (-5,-0,8%), attività immobiliari (-7, -0,3%) e Sanità (-7, -2%). Stabile il comparto artigiano (-0,04%), +268 nuove attività e 272 cessazioni. “Le nostre imprese continuano ad essere motori di innovazione, di competitività e di internazionalizzazione – spiega Giorgio Guberti, presidente della Camera di Commercio –. Occorre semplificare la burocrazia per facilitare chi investe, puntare sul capitale umano per offrire competenze adeguate alle sfide tecnologiche, trattenere chi ha già investito, dare piena operatività alla Zona logistica semplificata”
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link