Frode e truffa, maxi-condanna all’ex guru delle criptovalute – alanews


Il fondatore ed ex CEO di Celsius, Alexander Mashinsky, è stato condannato a 12 anni di carcere per frodi. Si è dichiarato colpevole di truffa su titoli, riducendo le accuse. La startup ha subito un fallimento nel 2022, colpita dal crollo del mercato delle criptovalute

La recente condanna di Alexander Mashinsky, fondatore ed ex CEO della piattaforma di trading di criptovalute Celsius, ha scosso il mondo delle criptovalute. Mashinsky è stato condannato a 12 anni di reclusione per frode, un verdetto che segna un capitolo importante nella storia di una delle piattaforme di trading più controverse. La sua ammissione di colpevolezza, avvenuta lo scorso dicembre, ha comportato una riduzione delle accuse originariamente formulate contro di lui.

Il crollo di Celsius e la bancarotta

La condanna di Mashinsky è il risultato di un lungo processo che ha seguito il crollo di Celsius, avvenuto nel 2022. La piattaforma, che in passato vantava oltre un milione di clienti e gestiva più di 25 miliardi di dollari in asset, ha offerto agli utenti l’opportunità di investire in criptovalute, incluso il proprio token nativo, Cel. Tuttavia, la situazione è precipitata nella primavera del 2022, quando il mercato delle criptovalute ha subito un duro colpo, portando a una corsa ai prelievi da parte dei clienti e a una crisi di fiducia.

Le accuse contro Mashinsky

Secondo l’atto d’accusa, la direzione di Celsius ha prelevato oltre 4 miliardi di dollari dai fondi dei clienti per finanziare operazioni aziendali, concedere prestiti non garantiti e investire in titoli ad alto rischio. Mashinsky è stato accusato di aver manipolato il prezzo della propria criptovaluta, utilizzando i fondi dei clienti per acquistare Cel e gonfiarne artificialmente il valore. Queste pratiche ingannevoli hanno causato gravi perdite per molti investitori, che si sono trovati a vedere i propri risparmi svanire nel nulla.

Conseguenze della bancarotta

Dopo il congelamento di 4,7 miliardi di dollari in conti correnti il 12 giugno 2022, Celsius ha presentato istanza di fallimento un mese dopo, lasciando i clienti in una situazione precaria. Tuttavia, un rapporto di marzo ha rivelato che il 93% degli asset congelati è stato recuperato e restituito agli ex clienti. Il fallimento di Celsius non è un caso isolato; ha colpito anche altre piattaforme, come FTX, che ha dichiarato bancarotta nel novembre 2022, evidenziando le vulnerabilità di un settore in rapida evoluzione e spesso poco regolamentato.

La condanna di Mashinsky rappresenta un importante passo verso la responsabilità nel settore delle criptovalute, un’industria che continua a evolversi e a presentare sfide significative per gli investitori e le autorità di regolamentazione.



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