La revoca di un appalto pubblico a Diano Marina per sospetti legami mafiosi riaccende l’attenzione sul rischio di infiltrazioni criminali nei cantieri finanziati con fondi europei. Il Comune della Città degli Aranci, ha infatti ritirato nei giorni scorsi l’incarico a una delle imprese vincitrici dell’appalto per la costruzione del nuovo asilo nido di via Rossini, un progetto da oltre un milione di euro, a seguito dell’emersione di gravi indizi nell’ambito di un’indagine della Direzione Investigativa Antimafia (DIA).
Secondo quanto emerso, l’impresa in questione sarebbe legata a due imprenditori arrestati la scorsa estate, ritenuti affiliati al clan mafioso dei “Barcellonesi”.
Ma La stessa azienda è coinvolta anche in altri progetti strategici per il territorio imperiese, molti dei quali finanziati con fondi del PNRR, tra cui la nuova scuola ai Piani di Imperia e l’infrastruttura per le navette a guida autonoma sulla pista ciclabile del capoluogo.
Proprio quest’ultimo progetto è finito al centro delle critiche dei consiglieri comunali del Partito Democratico di Imperia, Deborah Bellotti ed Edoardo Verda. “Parliamo di un’opera impattante – scrivono Bellotti e Verda – costosa, di dubbia utilità e che sta causando gravi disagi alla viabilità cittadina. La sua realizzazione ha stravolto l’idea originale della pista ciclabile, trasformando un progetto visionario in un intervento caotico e mal gestito dall’amministrazione Scajola”.
Ma le ricadute della vicenda potrebbero andare ben oltre i disagi locali. In caso di ulteriori accertamenti giudiziari, non si esclude il rischio di blocco o revoca dei finanziamenti europei, che per normativa devono essere spesi entro giugno 2026. “Siamo di fronte a un potenziale danno enorme per la comunità –. Chiederemo all’amministrazione chiarimenti urgenti su tutti gli aspetti di questa vicenda, ancora troppo poco trasparente”.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
