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“Contiamo che dall’Europa arrivino risposte adeguate alla tenuta e alla rinascita di un comparto strategico della manifattura dell’Emilia-Romagna” — Emilia-Romagna Notizie


Bologna – “Per il settore dell’automotive e della mobilità, nonché delle filiere della componentistica collegate, condividiamo le preoccupazioni, acuite oggi dallo spettro dei dazi, delle organizzazioni sindacali: troppe ‘nubi’ si stanno addensando su un settore strategico per l’Emilia-Romagna. Per provare a uscire dall’impasse, a metà giugno la Regione sarà a Strasburgo per far partire il ‘progetto automotive europeo’, ovvero un Piano ad hoc che preveda anche un fondo sia per sostenere gli ammortizzatori sia per supportare gli investimenti innovativi. Contestualmente lavoriamo affinché sia reso efficace il dispiegamento delle risorse stanziate a livello nazionale”.

È questa, in sintesi, la posizione della Regione Emilia-Romagna espressa dal vicepresidente con delega alle Sviluppo economico, Vincenzo Colla, e dall’assessore regionale al Lavoro, Giovanni Paglia, nel corso di un incontro con le organizzazioni sindacali emiliano-romagnole sul futuro dell’automotive in regione, cuore della Motor Valley e punto di forza dell’intera manifattura made in Emilia-Romagna.

In regione le imprese che hanno nel proprio core business l’automotive sono 388, il 12,5% del totale nazionale, mentre le unità locali sono 686 (il 13,4% del totale in Italia). Quasi 20mila gli addetti (13,1% del totale nazionale) mentre è di 12 miliardi il fatturato (il 16% del Paese) ed è di 9,8 miliardi di euro (il 21,4% nazionale) l’ammontare dell’export dell’Emilia-Romagna nel settore il cui valore aggiunto rappresenta il 15% di quello industriale regionale.

Sotto la ‘lente’ di Regione e sindacati, i siti produttivi della galassia Stellantis (ex Fiat-ex Fca) come stabilimenti Maserati di Modena e VM di Cento (Ferrara), la Menarini di Bologna (ex Industria Italia Autobus e prima BredaMenariniBus), ma anche tante aziende della componentistica come la Meta System di Reggio Emilia.

A Strasburgo il 16-17 giugno, organizzata dalla Regione francese ‘Grand-Est’, si riunirà l’associazione Automotive Regions Alliance (Ara), l’alleanza tra 36 regioni europee (oggi presieduta da Guido Guidesi della Regione Lombardia) impegnate ad agevolare la transizione dell’industria automobilistica e dell’indotto tutelando imprese e posti di lavoro. Agli incontri europei sarà presente la Regione Emilia-Romagna con il vicepresidente Colla.

Sul tavolo l’aggiornamento del piano europeo d’azione sul settore automotive nonché l’orientamento delle regioni europee in merito all’evoluzione del settore in concomitanza con le discussioni sul ‘Quadro finanziario pluriennale delle politiche di coesione’: previsti colloqui con il vicepresidente della Commissione europea, Stéphane Séjourné, e con il Commissario ai trasporti, Apostolos Tzitzikōstas, come con rappresentanti del Parlamento Europeo, in particolare i referenti sul Piano d’azione sul settore Automotive.

“Oggi in Europa si stanno prendendo decisioni importanti sul futuro dell’automotive- e della mobilità concludono Colla e Paglia-, fondamentali per la rinascita del comparto. Occorre lavorare tutti insieme a una politica sulla filiera della componentistica europea, affinché questa torni nel nostro Paese e in quelli dell’Unione. L’obiettivo è la realizzazione di un Fondo sovrano che possa sostenere gli investimenti nonché adeguati ammortizzatori sociali per non disperdere le competenze acquisite nelle possibili fasi di difficoltà delle imprese, comprese quelle di piccola e media dimensione”.

Gianni Boselli

In allegato, una immagine dell’incontro



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