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ecco le strategie per ripartire


Colombo Clerici*

Competitività del sistema produttivo italiano tra punti di forza e criticità, secondo il Rapporto Istat 2025, alla 13esima edizione. A livello mondiale segna un 2024 con il commercio che aumenta del 3,4%. Ma in Europa segni di debolezza, tra guerra in Ucraina e rallentamento dell’economia tedesca. D’altro lato le tendenze protezionistiche degli Stati Uniti avrebbero un impatto significativo sull’export italiano che con 623,5 miliardi di euro ha segnato il record dal 2013. Il Rapporto assume importanza particolare in un contesto di shock internazionali e mutamenti strutturali, fornendo dati e approfondimenti cruciali per comprendere sfide e opportunità per le imprese italiane. L’export manifatturiero, essenziale nell’economia italiana, è trainato da mercati come Germania, Usa e Francia. Tuttavia, rispetto al 2019, la quota degli Stati Uniti è aumentata in tanti settori, tra cui macchinari, mobili e prodotti in pelle; mentre la Germania resta il principale partner commerciale per automotive e comparto elettrico. Le filiere più esposte alla vulnerabilità includono aerospazio, energia e trasporto marittimo. Le imprese appartenenti a gruppi multinazionali generano il 73% dell’export manifatturiero italiano e il 76% delle importazioni. Questo evidenzia il ruolo cruciale degli investimenti esteri nell’integrazione dell’Italia nelle catene del valore globali. Emergono strategie chiave per rafforzare la competitività del sistema produttivo: essenziale un approccio strategico che combini diversificazione delle fonti di approvvigionamento, investimenti in innovazione e digitalizzazione, promozione della sostenibilità ambientale e dell’economia circolare, maggiore integrazione nelle reti commerciali internazionali con particolare sostegno alle PMI. L’Italia ha dimostrato di saper reagire alle crisi con resilienza e capacità di adattamento. Con le giuste strategie, le imprese italiane potranno continuare a essere protagoniste sui mercati globali, garantendo crescita e sviluppo economico nel lungo periodo.

*Presidente Assoedilizia



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