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Ponte sull’Asse mediano a Cagliari, ci sono i soldi ma è polemica


Dopo una battaglia durata 20 anni, finalmente il progetto per il ponte ciclopedonale che unirà i due quartieri tagliati dall’Asse mediano, La Palma e Amsicora. La delibera approvata giovedì dalla Giunta regionale mette sul tavolo 4,1 milioni di euro per “Un’opera di scavalco dell’Asse mediano di scorrimento in prossimità dell’innesto delle vie dei Salinieri e Tramontana sullo stesso Asse mediano” e per il completamento della pista ciclabile tra via Dei Conversi e l’incrocio tra via La Palma e via Tramontana. Quello scritto nell’atto proposto dall’assessore regionale ai Lavori pubblici Antonio Piu dovrebbe essere più che sufficiente a scartare l’ipotesi sulla quale aveva puntato il sindaco Massimo Zedda: una rotatoria, con due attraversamenti ciclopedonali a raso. Scelta contestata duramente dalle associazioni dei ciclisti

La pista ciclabile di via La Palma
La pista ciclabile di via La PalmaLa pista ciclabile di via La Palma

La pista ciclabile di via La Palma

Dubbi e smentite

«Il finanziamento stanziato dalla Regione, che sarà suddiviso tra più città, assegna a Cagliari una quota di circa 4 milioni di euro», afferma l’assessore comunale Yuri Marcialis, che aggiunge, smorzando l’entusiasmo avvalorato dalla delibera regionale. «L’idea di massima è quella di realizzare un collegamento ciclopedonale tra i quartieri de La Palma e Monte Mixi, ma ci tengo a chiarire un punto: le ipotesi circolate in questi giorni sulla stampa non provengono dall’Amministrazione comunale. Si tratta di elaborazioni non ufficiali, che non riflettono le scelte che stiamo valutando in modo serio e responsabile. I nostri uffici, del Servizio opere strategiche – continua Marcialis – sono già al lavoro per individuare la soluzione progettuale più efficace, tenendo conto sia delle risorse disponibili che delle finalità specifiche del finanziamento».

Progetto e polemiche

Italo Meloni, docente di Trasporti all’università di Cagliari e responsabile del Cirem (il centro interuniversitario ricerche economiche e mobilità dell’università di Cagliari e Sassari) parte dal lavoro di un giovane architetto (Nicola Miscali) che ha approfondito lo studio sul ponte ciclopedonale in una tesi di laurea. «L’idea progettuale esiste già, i finanziamenti – studiati in funzione di quel progetto – ci sono, si tratta di capire se dovranno essere gestiti dalla Città metropolitana o dal Comune».

Un dettaglio di non poco conto sull’impiego dei fondi, la cui finalità, però, sembra blindata. «I soldi sono più che sufficienti e consentiranno di rigenerare un non luogo e consentire l’accesso al parco di Molentargius, in attesa che venga completata la pista per il collegamento con via Roma, ora interrotto dal divieto di accesso alla passeggiata di Su Siccu che costeggia la Marina Militare. Mi auguro – aggiunge senza nascondere la polemica – che il prossimo presidente dell’Autorità portuale sia più lungimirante».

No alla rotatoria

Virgilio Scanu è il combattivo presidente dell’associazione ambientalista Fiab. «Una soluzione a raso, come ripropone il Puc, cioè una rotatoria sull’Asse mediano tra via dei Salinieri e via Tramontana, favorirebbe solo le auto e metterebbe in pericolo pedoni e ciclisti. L’unico progetto che riteniamo valido è quello dell’Università». La speranza è l’ultima a morire. «Finalmente dopo una battaglia durata 20 anni, combattuta contro varie amministrazioni, si realizza un sogno».

Incertezze sui tempi

Anna Cerina è la rappresentante del comitato di quartiere dell’Amsicora. «Siamo ottimisti, il progetto è stato deliberato dalla Regione e sembra che non ci siano più dubbi. Speriamo bene», commenta non nascondendo un leggero scetticismo. «Quello che ci preoccupa di più, visto l’andamento dei cantieri in città, sono i tempi per la realizzazione del ponte ciclopedonale e la qualità dell’impresa esecutrice».

Andrea Artizzu

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