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“Sos nelle imprese, continua a salire la difficoltà di reperimento del personale”


Nel 2024 le imprese italiane hanno indicato difficoltà di reperimento per il 45% del personale necessario, pari a oltre 2,48 milioni di posti. Un problema ancora più grave per le piccole imprese che lo scorso anno non hanno trovato il 48,1% di manodopera richiesta, una quota balzata al 55,2% per le imprese artigiane, percentuale su cui si allinea il territorio cesenate. Lo rimarca un report di Confartigianato. “La ricerca di personale ha tempi medi di 3,3 mesi – mette in luce il gruppo di presidenza Confartigianato Cesena  – che possono superare un anno per trovare operai specializzati. Tutto questo per le piccole imprese ha un costo quantificato da Confartigianato in 13,2 miliardi di minore valore aggiunto per le ricerche di manodopera che durano oltre 6 mesi”.

“A mancare – sottolinea ancora l’analisi – sono soprattutto le competenze per affrontare la transizione digitale e l’intelligenza artificiale. Anche nel nostro territorio si cercano lavoratori capaci di gestire tecnologie relative a Ia, big data analytics e robot. La carenza di personale qualificato è un’emergenza da affrontare subito, soprattutto con un’adeguata politica formativa. Si devono irrobustire le politiche del lavoro, armonizzandole con quelle dell’istruzione e con gli interventi contro la crisi demografica e la gestione dell’immigrazione, fattore non secondario a fronte di una quota di dipendenti stranieri che nelle imprese è pari al 14,8% e che sale al 17,1% nelle micro e piccole”.

“Quest’anno  – prosegue il gruppo di presidenza Confartigianato Cesena – continua a salire la difficoltà di reperimento del personale L’aspetto paradossale risiede nel fatto che, mentre le tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale sono sempre più diffuse, le imprese faticano a reperire il personale con le digital skills necessarie per sfruttarle. Il disallineamento tra domanda e offerta di competenze riguarda poi anche quelle più tradizionali e manuali. Come Confartigianato ci preoccupa che si inizino ad osservare diversi casi di imprese in crisi non tanto per mancanza di commesse, ma soprattutto per l’impossibilità di trovare la manodopera necessaria a portare avanti l’attività. Il problema è complesso e Confartigianato con il progetto Campus di Impresa sta cercando di affrontarlo sia dal lato della domanda con strumenti che le piccole imprese possono adottare per essere più attrattive verso i lavoratori che dell’offerta tramite percorsi di formazione ed orientamento al lavoro, anche autonomo. Occorre che dalla parte istituzioni venga prodotto un tentativo di coordinamento degli attori che a vario titolo si occupano di politiche giovanili e di formazione, perchè solo lavorando tutti insieme possiamo sperare di invertire almeno in parte il trend”.



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