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Borse toniche dopo la moratoria sui dazi decisa da Donald Trump: ma aleggia il sospetto di insider trading


Una ripartenza da fuochi d’artificio quella delle piazze europee, con guadagni che hanno oscillato in avvio dal 4,7% di Londra fino al 7% di Milano passando per le ottime performance di Francoforte e Parigi. Va detto che, a metà giornata, hanno rallentato il passo, dopo la sbornia di ieri legata all’euforia per la sospensione dei dazi: gli investitori fanno i conti  e temono l’imprevedibilità del presidente Donald Trump che, con le sue decisioni degli ultimi giorni, ha fatto bruciare miliardi al sistema finanziario internazionale. Resta peraltro penalizzata ulteriormente la Cina a cui non sono stati sospesi i dazi al 125% per i prodotti che entrano in America, Pechino ha annunciato di non fare passi indietro sulle contromisure, tariffe all’84% per i beni americani.

Trump ha cercato di orientare i mercati?

Intanto emerge un sospetto di una possibile manipolazione del mercato da parte di Trump che in mattinata prima di sospendere i dazi, aveva invitato sul social Truth a comprare azioni. Il deputato democratico Adam Schiff ha chiesto al Congresso di indagare se il presidente Donald Trump abbia commesso insider trading o manipolazione del mercato quando ieri ha sospeso i dazi, facendo schizzare alle stelle i prezzi delle azioni, dopo che inmattinata poco dopo l’apertura dei mercati aveva invitato su Truth a comprare azioni.



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