Customise Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorised as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyse the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customised advertisements based on the pages you visited previously and to analyse the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Bonus Facciate, la Frode a Pisa: Sequestro da 1,7 milioni di euro per un’Azienda


PISA. I finanzieri del comando provinciale di Pisa hanno dato esecuzione a un sequestro preventivo pari a circa 1,7 milioni di euro di crediti d’imposta inesistenti riconducibili al “bonus facciate”. Secondo le indagini sarebbero il frutto di un sistema fraudolento perpetrato da una società di capitali pisana operante da prima nel settore del commercio di ricambi nel settore degli autoveicoli e trasformatasi, nell’occasione, in impresa edile. La presunta frode è emersa nel corso delle attività di polizia economico-finanziaria per contrasto gli illeciti in materia di spesa pubblica.

Il precedente

La misura cautelare applicata ieri dai finanzieri pisani trae origine da una più ampia attività di polizia economico-finanziaria all’esito della quale i finanzieri avevano scoperto una maxi-frode fiscale all’Iva, pari a oltre 10 milioni di euro, perpetrata dal titolare della società per emissione di fatture per operazioni inesistenti. Buona parte di queste fatture, è stato accertato, erano state emesse a seguito della produzione di false dichiarazioni volte ad attestare l’esecuzione di lavori edili – in realtà mai effettuati – per circa 5 milioni di euro.

Committenti inesistenti

Queste fatture erano infatti intestate a privati cittadini risultati irreperibili e a società, dislocate in tutto il territorio nazionale, i cui rappresentanti legali non avevano mai commissionato i lavori né firmato i relativi contratti d’appalto e, per giunta, prive di immobili.

Le nuove indagini

Da qui sono partite le nuove indagini. Da queste è emerso che la società pisana, attraverso il meccanismo dello sconto in fattura, aveva ottenuto l’agevolazione fiscale a fronte, per l’appunto, di lavori di ristrutturazione delle facciate esterne di edifici mai effettuati.

Sigilli ai crediti fiscali

Il provvedimento cautelare è stato emesso ieri dal gip presso il tribunale di Pisa a seguito delle indagini svolte dai militari del Gruppo di Pisa i quali – coordinati dalla locale Procura della Repubblica – hanno scoperto la frode fiscale finalizzata all’indebita creazione di crediti d’imposta maturati nell’ambito delle misure di sostegno introdotte nel settore degli interventi di ristrutturazione edilizia. Il sequestro, eseguito in stretta sinergia con l’Agenzia delle Entrate, è stato applicato sui crediti d’imposta confluiti nel cassetto fiscale della società, in modo tale da impedirne l’introduzione e la circolazione nel circuito economico legale per essere utilizzati in compensazione con altri debiti tributari e/o per essere ceduti a terzi.

Denunciato il titolare

Un soggetto, rappresentante legale della società, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per indebita percezione di erogazioni pubbliche, mentre per la società è stata disposta la cessazione della partita Iva. «Il procedimento penale – specifica una nota stampa della guardia di finanza di Pisa – è in fase di indagine preliminare e la responsabilità della persona sottoposta ad indagine sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna».

L’obiettivo delle indagini

«L’operazione testimonia il continuo presidio delle fiamme gialle nell’economia legale – conclude il comunicato stampa –, allo scopo di intercettare e reprimere i fenomeni di percezione indebita di erogazioni statali, tra le quali quelle destinati a sostenere le imprese sane del Paese, nell’ottica di garantire condizioni di concorrenza leale per le aziende oneste e di preservare l’integrità del sistema economico». 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link