Barilla e Antinori, così il made in Italy si prepara a fronteggiare il carico doppio di dazi e incertezza


di
Isidoro Trovato

L’analisi di Ferruccio de Bortoli sull’impatto della battaglia commerciale, le strategie di Barilla e della cantina Antinori, i fondi pensione per mantenere il 100% dello stipendio dopo l’uscita dal lavoro

Sarà il 2 aprile il D Day per i dazi. È quella la data in cui gli Usa, guidati dal presidente Trump, potrebbero scatenare una guerra commerciale mondiale che, è stato stimato, potrebbe provocare un danno potenziale al 12% del commercio mondiale. Proprio la guerra dei dazi è al centro della consueta analisi di Ferruccio de Bortoli su L’Economia in edicola domani con il Corriere della Sera.
Sono 44 mila gli operatori commerciali tricolori potenzialmente colpiti dalle nuove strategie americane in arrivo. «E quale sarà il criterio dell’amicizia applicato ai Paesi europei più in sintonia con il pensiero trumpiano? — si chiede de Bortoli — L’Ungheria meglio dell’Italia? E quale per quelli che, pur lontani politicamente come il governo laburista del Regno Unito, sono vicini per l’antica e inscindibile special relationship? Il nostro Paese ha fortemente incrementato, negli ultimi anni, le proprie esportazioni verso gli Stati Uniti. Nel 2024 ha venduto merci per 65 miliardi e ne ha comprato solo per 26». Ma l’effetto più pericoloso è la non prevedibilità dell’attuale politica della Casa Bianca che annuncia, sospende e poi riapplica le extra tariffe, come nel caso di Messico e Canada. I paralleli storici (non tranquillizzanti) portano al mercantilismo precedente all’espansione coloniale o al protezionismo degli Stati nazionali fra le due grandi guerre mondiali.

Molto ricca, come sempre, la sezione dedicata alle Imprese che contiene la storia di copertina dedicata a Luca Barilla. Il vicepresidente svela i piani della multinazionale tra i 50 anni del Mulino Bianco e i primi passi della quinta generazione: «Manifattura centrale, nelle aziende familiari conta l’unità. In tre anni investiti 600 milioni».
Pensa a un futuro di espansione anche Albiera Antinori: la presidente, 26esima generazione alla guida dell’azienda di famiglia, conferma che valuta altre opportunità di acquisto. Le cantine della Francia centro-orientale «un’opzione di grande fascino» . Una prospettiva che arriva dopo le acquisizioni negli Stati Uniti, primo mercato d’esportazione. «Il vino? Ha superato tutte le crisi» .




















































Gli orologi, un business senza tempo

Per Swatch l’Italia ha grande rilevanza di mercato di produzione. Lo spiega Calogero Polizzi, ad Italia e responsabile dell’information technology per l’intero gruppo. «Vendiamo ancora orologi perché il cliente li considera un’estensione del proprio corpo. Irrinunciabili». Nel numero anche uno speciale di dodici pagine dedicato alla seconda edizione di Pact4future che nasce nel segno delle tre parole chiave «People, Purpouse, Planet». Una tre giorni organizzata da Corriere della Sera e Università Bocconi per proporre un patto tra istituzioni, cittadini e imprese per progettare il futuro.
Infine, nella sezione Patrimoni, focus sulla previdenza. Per i più giovani l’investimento del Tfr in un fondo pensione con l’80% di azioni e il 20% di obbligazioni potrebbe bastare per arrivare alla fine della carriera con un assegno Inps uguale alla retribuzione. Più si è avanti con l’età, più colmare la differenza richiede risparmi aggiuntivi.

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23 marzo 2025



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