Nuovo cuneo fiscale 2025, usa il calcolatore per simulare le novità in busta paga


Eppure, qualcosa è andato storto perché, attraverso alcune simulazioni, si nota come i redditi più bassi siano stati particolarmente penalizzati a discapito di quelli più alti. “Il Governo – afferma Cesare Damiano, presidente dell’associazione Lavoro&Welfare ed ex ministro del Lavoro – è indaffarato a realizzare una nuova ‘pace fiscale’, mentre famiglie e imprese continuano a pagare salate le bollette dell’energia. Le conseguenze del nuovo cuneo sono facili da descrivere. I lavoratori con redditi compresi tra gli 8.406 e i 9.003 euro lordi annui, subiranno una perdita di natura salariale nel 2025 rispetto al 2024 di 100 euro al mese. Piove sul bagnato”.

Ma come è successo? Per i redditi più bassi, infatti, viene a mancare il trattamento integrativo di 1.200 euro, che è previsto solo se l’imposta lorda supera l’importo della detrazione per lavoro dipendente di 1.955 euro, ridotto di 75 euro (quindi pari a 1.880 euro). Sebbene questa disposizione non costituisca una novità normativa, i lavoratori con un imponibile previdenziale tra 8.406 e 9.003 euro in entrambi gli anni, non beneficiando più del taglio del cuneo contributivo, risulteranno incapienti nel 2025 e quindi non avranno accesso al trattamento integrativo che avevano ricevuto nel 2024.



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