La Banca di Ripatransone e del Fermano a sostegno del settore vitivinicolo a Tipicità


FERMO. La Banca di Ripatransone e del Fermano rafforza il proprio impegno nel settore vitivinicolo, offrendo strumenti finanziari mirati per sostenere un comparto strategico in un contesto economico globale complesso. Questo è il tema centrale dell’incontro Il nuovo “mondo del vino” del 2025. La conquista dei palati. Dal calice locale al mercato globale, svoltosi il 7 marzo al Fermo Forum, nell’ambito di Tipicità 2025.

L’evento, moderato dal giornalista RAI Marco Ardemagni, ha visto la partecipazione di esperti del settore tra cui Giuliano D’Ignazi, Presidente Assoenologi Marche, Stefano Isidori, Presidente Als Marche, Simone Capecci, Presidente del Consorzio Vini Piceni, e Giampiero Farina, Responsabile Centro Imprese della Banca di Ripatransone e del Fermano.

Nel suo intervento, il Direttore Generale dell’Istituto, Vito Verdecchia, ha sottolineato l’importanza della manifestazione nel quadro delle celebrazioni per i 120 anni della banca, ricordando come il territorio servito dall’istituto abbia una forte vocazione vitivinicola. «Ripatransone è il paese delle Marche con la maggior superficie coltivata a vite» ha evidenziato, rimarcando il supporto continuo dell’istituto alle aziende del comparto.

Uno dei temi più dibattuti è stato l’impatto delle tensioni internazionali sul mercato del vino, con la minaccia di nuovi dazi da parte degli Stati Uniti sui prodotti europei e le sfide interne del settore. In questo contesto, la Banca di Ripatransone e del Fermano ha illustrato gli strumenti finanziari a disposizione delle imprese, tra cui mutui agrari, finanziamenti garantiti da Confidi di settore e il fondo di garanzia MCC.

Il Responsabile del Centro Imprese, Giampiero Farina, ha fornito un quadro dettagliato dell’impegno dell’istituto nel comparto, evidenziando che il settore Agribusiness rappresenta 16% del segmento corporate, con 23 milioni di euro di impieghi destinati al comparto su un totale di 145 milioni. «Operiamo in un territorio con una forte vocazione vitivinicola e costruiamo relazioni durature grazie a trasparenza, programmazione e analisi» ha dichiarato, sottolineando la recente introduzione del pegno rotativo sulle scorte di vino, un meccanismo che permette alle imprese di ottenere linee di garanzia utilizzando il proprio vino come collaterale.

L’incontro ha quindi rappresentato un’importante occasione di confronto per le imprese vitivinicole locali, evidenziando le opportunità offerte dal sistema bancario per affrontare le sfide del mercato globale.



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