Il senatore di Alleanza Verdi e Sinistra presenta un’interrogazione al Governo sulle conseguenze occupazionali ed economiche della riorganizzazione di Eni Versalis
Il senatore di Alleanza Verdi e Sinistra, Tino Magni, ha presentato una nuova interrogazione al Governo sulla crisi di Eni Versalis, la società petrolchimica controllata da Eni, che prevede la chiusura degli impianti nel 2025. L’intervento, condiviso con i segretari regionale e provinciale di Sinistra Italiana, Pierpaolo Montalto e Seby Zappulla, arriva alla vigilia dello sciopero del 10 marzo, giornata in cui lavoratori e sindacati manifesteranno davanti al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT).
Secondo quanto esposto nell’interrogazione, il piano di riorganizzazione di Versalis rappresenta una grave minaccia per l’occupazione e l’economia. In particolare, il senatore Magni evidenzia che “la chiusura degli impianti è programmata per il 2025, mentre la realizzazione dei nuovi asset non ha ancora una data”. Ciò potrebbe causare una crisi occupazionale drammatica, soprattutto nell’indotto legato ai trasporti e all’edilizia, senza alcuna garanzia di riassorbire i lavoratori coinvolti.
Un’altra questione sollevata riguarda l’impatto economico. La zona industriale di Siracusa produce oltre il 50% del PIL provinciale, e la chiusura degli impianti Eni Versalis, insieme alla crisi di altri settori industriali, potrebbe avere effetti devastanti su tutta l’economia locale. “Da un’azienda partecipata dallo Stato, ed Eni è un’azienda partecipata dallo Stato, ci si aspetta altro”, sottolinea Magni, ribadendo l’importanza di una transizione ecologica che sia anche economicamente e socialmente sostenibile.
L’interrogazione al Governo chiede quali iniziative urgenti verranno messe in campo per salvaguardare imprese e lavoratori, oltre a sollecitare piani industriali concreti per rilanciare il settore senza mettere a rischio migliaia di posti di lavoro.
Nel frattempo, cresce la tensione in vista della mobilitazione del 10 marzo, con uno sciopero che coinvolgerà tutti gli stabilimenti del gruppo Versalis. In concomitanza con l’incontro al MIMIT, si terrà una manifestazione sotto la sede del Ministero, con la partecipazione delle rappresentanze di tutti i lavoratori coinvolti.
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