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Patto di Comunità per l’Ecogiustizia a Augusta: bonifica e sviluppo


Le associazioni firmatarie del Patto chiedono interventi concreti sulla bonifica dei siti inquinati e la transizione ecologica per le comunità di Augusta, Priolo e Siracusa

Ad Augusta, lo scorso 12 febbraio 2025, è stato firmato il Patto di Comunità tra diverse associazioni locali e nazionali, impegnate a promuovere la bonifica dei terreni contaminati e il risanamento ambientale, in particolare nell’area del Sito di Interesse Nazionale (SIN) di Priolo Gargallo. Le organizzazioni firmatarie – tra cui ACLI, AGESCI, ARCI, Azione Cattolica Italiana, Legambiente, Libera, il Comitato Stop Veleni e Piano Terra – Orti Sociali – si uniscono nella campagna Ecogiustizia Subito con l’obiettivo di sollecitare interventi concreti per un futuro sostenibile.

Il SIN di Priolo, che include i comuni di Augusta, Priolo, Melilli e Siracusa, è una delle aree più inquinate d’Italia. Il suo territorio ospita numerosi impianti industriali, tra cui raffinerie e stabilimenti petrolchimici, che hanno causato una grave contaminazione del suolo, delle acque e dell’aria. La situazione sanitaria è altrettanto preoccupante, con un’elevata incidenza di malattie legate all’inquinamento atmosferico e alle sostanze pericolose presenti nell’ambiente, come amianto, metalli pesanti e diossine.

Le associazioni firmatarie chiedono alle istituzioni di:

  • Garantire un fondo per le bonifiche delle aree “orfane” e di avviare la Giusta Transizione per sostenere i lavoratori coinvolti nella reconversione industriale.
  • Potenziare i servizi sanitari pubblici per affrontare le problematiche legate all’inquinamento.
  • Monitorare l’attuazione delle bonifiche e garantire la trasparenza nell’utilizzo dei fondi.

Particolare attenzione viene data alla partecipazione attiva dei cittadini attraverso percorsi di sensibilizzazione ecologica e la promozione di una cultura del rispetto ambientale. Le associazioni sottolineano l’importanza di coinvolgere i giovani in queste iniziative, affinché diventino protagonisti della transizione ecologica.

Il Patto si propone inoltre di favorire innovazioni industriali sostenibili, come la riconversione verso impianti di economia circolare e la produzione di idrogeno verde. L’obiettivo è stimolare un modello di sviluppo che riduca l’impatto ambientale e crei nuove opportunità di lavoro per le comunità locali, puntando alla tutela della salute e alla creazione di un ambiente salubre.

Con questo impegno, le associazioni firmatarie auspicano un futuro migliore per il territorio, in cui la sostenibilità ambientale e sociale vada di pari passo con lo sviluppo economico, e in cui la comunità prenda finalmente in mano il suo destino.



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